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Columbia Threadneedle Investments

Opportunità emergenti, perché l’India resta in pole position

Assimilata la nuova imposta su beni e servizi (Goods and Services Tax o GST), l’India sembra pronta a riaccelerare nella sua crescita strutturale di lungo termine.

23 Gennaio 2018 09:38
financialounge -  Columbia Threadneedle Investments David Dudding india mercati emergenti

Se si osserva la performance degli ultimi 12 mesi dell’indice generale dei fondi azionari globali (+6,8%) la sensazione è che il rendimento sia stato positivo ma non particolarmente eccitante. Certo, rispetto all’indice dei fondi obbligazionari (+1,1%) e, soprattutto, all’indice dei fondi monetari euro (-0,68%) la performance dei comparti ad indirizzo azionario internazionale non è affatto disprezzabile.

Il parere tuttavia cambia se il confronto viene effettuato con altre categorie di fondi che, nello stesso arco di 12 mesi, hanno saputo guadagnare oltre il 20 per cento. Una di queste è quella dei fondi azionari India che, tra il 16 gennaio 2017 e il 16 gennaio scorso, hanno registrato un guadagno medio del +20,1% con punte, per i fondi migliori di categoria, addirittura superiori al 30 per cento.

Una performance che, secondo David Dudding, Gestore portafoglio azionario globale di Columbia Threadneedle Investments, potrebbe proseguire anche quest’anno. “Seguiremo con attenzione gli sviluppi in India, un mercato su cui abbiamo una visione molto ottimistica nel lungo termine” afferma il manager che poi prosegue: “Lo scorso anno la crescita economica indiana ha subito un rallentamento in seguito alla demonetizzazione delle banconote decisa nel novembre 2016, che ha soffocato le attività nei settori dipendenti dal contante. Analogamente, l’introduzione, a luglio, di una nuova imposta su beni e servizi (Goods and Services Tax o GST) ha causato turbolenze legate alle iniziali difficoltà di adattamento delle imprese”.

APPROFONDIMENTO
Duration più bassa per contrastare il rialzo dei tassi di interesse

David Dudding reputa questi eventi ormai archiviati e, pertanto, prevede una riaccelerazione dell’espansione, parzialmente alimentata dall’introduzione della GST, che ha velocizzato la burocrazia e tenderà ad incrementare il gettito fiscale. Certo, ammette il manager, resta ancora da vedere se la ripresa dell’economia si tradurrà in incrementi significativi dei profitti e dei prezzi azionari delle società indiane nel 2018 ma dovrebbe rivelarsi comunque positiva sul più lungo termine.

“Dal momento che il nostro approccio d’investimento è di tipo bottom-up (rigorosa selezione dei singoli titoli), le nostre decisioni tendono a non essere guidate in misura consistente da fattori macro. L’India appare tuttavia un’opportunità macro che sarebbe irragionevole ignorare” puntualizza David Dudding.
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