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Obbligazioni, perché preferire debito periferico e credito

2 Ottobre 2015 09:39
financialounge -  High Yield mercati obbligazionari mercato del credito Natixis Investment Managers
Come si è potuto constatare, da agosto in poi la volatilità delle Borse si è impennata in concomitanza della svalutazione del renminbi cinese, prima, e, delle forti preoccupazioni circa la tenuta della crescita economica di Pechino, poi. Basti pensare che l’indice VIX, che misura la volatilità di Wall Street in base ai contratti derivati (futures) sull’indice S&P500, si è impennato fino a quota 53 (il 24 agosto) per attestarsi ora su valori di 27 che restano comunque del 70% al di sopra della media dei primi sette mesi di quest’anno.

Tuttavia, nonostante queste forti turbolenze, i mercati obbligazionari hanno mostrato una relativa volatilità con quotazioni che hanno subito variazioni piuttosto limitate, con le sole eccezioni in alcuni segmenti high yield (in particolare nel settore energetico USA) e del debito emergente in valuta locale. Nell’Area Euro, più in particolare, il mercato si è rivelato insensibile alla revisione al ribasso delle proiezioni di crescita e di inflazione, che rende plausibile un’estensione oltre settembre 2016 del programma di QE di acquisti di asset della BCE.

“La nostra allocazione ai Titoli di Stato euro continua ad essere caratterizzata da un sovrappeso delle emissioni dei Paesi periferici, che tuttavia è stato ridotto a inizio estate. Il rendimento del debito tedesco è vicino al nostro modello di fair value (valutazione allineata alla nostra stima di valore) per le scadenze decennali, mentre il rendimento dei Titoli di Stato americani è inferiore. I flussi continuano a rappresentare un fattore determinante per l’andamento dei rendimenti. Manteniamo quindi un posizionamento tattico sul debito dei Paesi core e cercheremo eventualmente di aumentare la nostra esposizione alle emissioni dei Paesi periferici, in funzione dei risultati elettorali” precisano gli esperti della Divisione Fixed Income di Natixis Asset Management che hanno anche una view sostanzialmente positiva su credito.

Nel mese di agosto gli esperti della Divisione hanno infatti constatato un aumento dell’avversione al rischio, dovuto alle incertezze legate al rallentamento dell’economia cinese e alle sue implicazioni per la crescita mondiale e il conseguente ribasso dei prezzi degli asset rischiosi non ha risparmiato il mercato del credito.

“Tuttavia, confermiamo la nostra view positiva sui titoli societari, alla luce della solidità dei fondamentali nell’Area Euro, delle valutazioni interessanti e delle politiche monetarie fortemente accomodanti. Lo spread medio (l’extra rendimento) rispetto al Libor dell’Indice Barclays Euro Aggregate Corporate si è ampliato di 13 punti base a 92 punti base (+0,92%)” puntualizza la Divisione che rimane positiva pure sul mercato delle obbligazioni high yield in euro. Il loro giudizio sui fondamentali resta favorevole, i risultati societari sono buoni e i tassi di insolvenza dovrebbero rimanere contenuti. Inoltre, sempre secondo le analisi della Divisione, a seguito alla correzione di questa estate, il mercato offre oggi un interessante punto di entrata proprio nel mercato obbligazionario high yield.
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