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Arabia Saudita

News & Views – 15 gennaio 2018

Insight dalla redazione di FinanciaLounge su quello che si muove nelle economie e nei mercati.

15 Gennaio 2018 09:52
financialounge -  Arabia Saudita cina Jamie Dimon News & Views

Dimon for President?
I Democratici americani sono alla disperata ricerca di un volto che possa cancellare il faccione di Trump e guidarli alla riscossa alle elezioni di mid term di novembre e soprattutto alle presidenziali del 2020. Perfino la star televisiva Oprah Winfrey sembra un’opzione, poi ci sono Bernie Sanders, la californiana Kamala Harris, Cory Booker del New Jersey e l’ex vice di Obama Joe Biden. Ma nessuno convince il grande capo di JPMorgan Chase Jamie Dimon, sempre più attento alla politica, che in un’intervista a Fox News dichiara che i Democratici non hanno un ‘candidato forte’ per le prossime presidenziali.  “Il problema dei democratici è che non avranno chance, non hanno un candidato forte, centrista, pro-business e pro-libera impresa," ha detto Jamie a Maria Bartiromo nel programma "Wall Street Week." Secondo Dimon "gli americani non vogliono ancora più Stato. Sono ancora arrabbiati per la Grande Recessione, accusano le banche, Washington, ma soprattutto detestano la burocrazia”. A novembre Dimon, che è anche presidente della Business Roundtable, aveva detto che Trump non sarebbe durato più di un solo mandato. Ora ci ripensa. E sembra proporsi come head-hunter dei democratici. Chissà se alla fine la testa che ha in mente di "cacciare" per la Casa Bianca non sia proprio la sua.

La purga saudita arriva al gruppo Binladin
Salto di qualità dell’azione del principe della corona saudita Mohammed bin Salman nell’opera di rottamazione del vecchio ordine economico e imprenditoriale del primo paese produttore di petrolio del mondo. Il governo di  Salman ha assunto direttamente il controllo del gruppo Binladin e potrebbe anche acquisire una quota azionaria nel colosso delle costruzioni guidato dal settuagenario Bakr bin Laden, agli arresti domiciliari da novembre insieme ad altre decine di dignitari e miliardari. La mossa non deve dispiacere troppo a Washington, dato che Bakr è il fratellastro di Osama bin Laden, noto soprattutto per aver fondato al Qaeda, organizzato gli attacchi dell’11 settembre ed essere infine ucciso dai Navy Seals USA 10 anni dopo in Pakistan. Infatti le autorità saudite si sono preoccupate di recapitare la notizia per primo al Wall Street Journal. Da oltre mezzo secolo i bin Laden hanno coltivato legami di business con la dinastia saudita, giocando un ruolo vitale nello sviluppo dell’infrastruttura finanziaria dei petrodollari e contribuendo allo sviluppo di importanti progetti, tra cui l’espansione della Moschea sacra della Mecca e la costruzione del distretto finanziario di Riyadh.

I cinesi che pagano il 12% i prestiti a 1 anno
Se la deve passare decisamente non benissimo la conglomerata cinese HNA Group se in tempi di tassi di interesse globali attorno allo zero se la sente di offrire un rendimento dell’11-12% per una linea di finanziamento a un anno. Un segno chiarissimo che in cassa di cash ce n’è rimasto davvero poco, mentre i debiti contratti per fare shopping in tutto il mondo sono una montagna. Lo ha saputo e scritto il Financial Times, informato dagli intermediari incaricati da HNA. Il rendimento offerto è molto più elevato dei tassi che il mercato riserva ai prenditori cinesi, il FT cita operazioni comparabili del 2017 finanziate al 7,5%, quasi la metà. È solo l’ultimo segnale delle difficoltà di HNA che dal 2015 ha speso una quarantina di miliardi di dollari per comprare un po’ di tutto, compreso il 10% di Deutsche Bank che l’ha portata ad essere il primo singolo azionista del colosso tedesco del credito. E ora si indebita a caro prezzo per rastrellare cash. A novembre aveva emesso a Hong Kong bond per 300 milioni a un anno pagando l’8,875%, il rendimento più elevato offerto da una società cinese per una scadenza così limitata. Il benchmark della People’s Bank of China per la scadenza a un anno è del 4,35% mentre per il debito classificato junk si arriva al 6,33%.

 
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