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Goldman Sachs Asset Management

Mercati emergenti, bilanciare i rischi con i rendimenti attesi

James Ashley di Goldman Sachs Asset Management suggerisce di investire nelle Borse dei mercati emergenti tenendo conto delle profonde differenze tra paese e paese.

4 Agosto 2016 10:30
financialounge -  Goldman Sachs Asset Management James Ashley mercati azionari mercati emergenti

 

Dopo tre anni in cui hanno sofferto i flussi di disinvestimento, soprattutto del pubblico retail, i mercati azionari sono tornati a mostrarsi più resilienti rispetto a quelli sviluppati.
Lo si era visto già nei primi due mesi dell’anno che avevano registrato cali vistosi per gli indici azionari europei e giapponesi e ce ne è stata una nuova edizione nelle sedute successive alla Brexit.
Il risultato è evidente dal confronto al 18 luglio scorso, tra l’MSCI emerging markets in valuta locale (+5,6%) e l’MSCI world in valuta locale (+1,2%).

Tuttavia, alla luce del complicato scenario economico e finanziario, gli investitori devono valutare i rischi che comporta puntare sull’azionario mercati emergenti.
“La natura specifica di ogni paese emergente implica che ci sia spesso un’ulteriore aspetto per ognuno dei rischi classici (economici, politici, specifici del titolo) di un investimento azionario” fa sapere James Ashley, Head of International Market Strategy presso Goldman Sachs Asset Management.

Il riferimento è alla qualità e alla trasparenza della governance pubblica che può risultare molto differente tra un paese e l’altro.
L’influenza del governo, sia in modo diretto che tramite controlli indiretti, può abbracciare fasce di economia ampie o molto ampie fino a determinare, tramite controlli regolatori centralizzati sulle imprese private, una limitata concorrenza dei prodotti nel mercato.

“Le strutture di governance e la proprietà delle aziende possono risultare più complesse. Inoltre nei mercati emergenti emergono lacune sia relativamente alla base economica poco diversificata e un accesso meno sicuro ai flussi finanziari: due fattori che espongono agli shock, con un potenziale impatto sulle valute o sui tassi d’interesse” sottolinea James Ashley secondo il quale, gli investimenti azionari nei mercati emergenti dovrebbero essere sempre soppesati con la massima attenzione.

È cioè indispensabile bilanciare il potenziale di rendimento atteso con i rischi ad essi connessi. Precisato questo, secondo James Ashley, la crescente importanza dei mercati emergenti giustifica l’importanza di essere investiti con una certa percentuale nelle azioni emergenti all’interno di un portafoglio ben diversificato.

Non solo. Per gli investitori attivi e che adottano approcci di portafoglio che li portano ad allontanarsi da benchmark mal strutturati come quelli dei mercati emergenti, sempre secondo James Ashley le attuali valutazioni e le prospettive positive potrebbero offrire importanti opportunità a livello tattico.
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