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Cosa pensano gli investitori USA del mercato azionario europeo

Gli investitori statunitensi costituiscono ancora un fattore chiave per determinare l’andamento del mercato azionario europeo grazie ai loro flussi di acquisto e vendita.

29 Dicembre 2017 10:10
financialounge -  Europa mercati azionari Stoxx 600 USA

Il modo con il quale gli investitori statunitensi percepiscono l'Europa, e ancora più in particolare il mercato azionario europeo, è molto più importante di quello che si potrebbe immaginare.

Gli Stati Uniti, infatti, sono ancora l'investitore chiave per le azioni europee, ma gli acquisti netti verso l’azionario Europa (tramite ETF) hanno raggiunto il picco a maggio e, da allora, gli investitori americani sono stati venditori netti.

Non è un caso che gli indici nel mercato azionario europeo abbiano registrato il loro massimo annuale proprio a maggio: l’indice Stoxx 600, per esempio, ha toccato il picco nel 2017 il 10 maggio: da allora ha perso terreno fino a settembre per poi tentare un recupero senza tuttavia segnare nuovi massimi e oggi infatti distanza ancora circa due punti percentuali al di sotto dei livelli della prima decade di maggio.

Lo sfondo macro economico positivo che si è delineato a inizio 2016 con i profitti netti aziendali che sono stati rivisti al rialzo per la prima volta negli ultimi 7 anni hanno attirato gli investitori americani nel corso del primo semestre premiando soprattutto i settori che hanno mostrato la maggiore leva operativa quali l’auto, il settore estrattivo, i beni di consumo durevoli e le costruzioni.

Ma gli investitori statunitensi sono rimasti perplessi dal fatto che le società europee non approfittano in modo massiccio delle facili condizioni del credito bancario per aumentare ancora di più la leva operativa e per la ristrutturazione del debito.

Inoltre lo scarso peso del settore tecnologico in Europa (6%) rispetto all’Asia (33%) e a Wall Street (25%) ha influito sulle performance azionarie europee.

Ma se nel 2018 si materializzeranno tassi di interesse gradualmente più elevati, la sovraperformance dell’alta tecnologia dovrebbe attenuarsi e il mix di settore potrebbe favorire l'Europa.

Dove potrebbero insinuarsi invece i rischi per il mercato azionario europeo?

Principalmente in un rallentamento negli Stati Uniti. Questa è una delle più lunghe espansioni degli Stati Uniti dal 1945 e la crescita attesa del PIL americano per il 2018 (2,2%) e per il 2019 (2,3%) si colloca su livelli già al di sotto della media standard (3%).
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