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Investimenti azionari, come e perché scegliere le società con dividendi sostenibili

Il contributo dei dividendi alle performance azionarie è sempre stato di rilievo: adesso però occorre selezionare le società capaci di assicurare cedole sostenibili.

2 Novembre 2017 09:32
financialounge -  composizione del portafoglio dividendi Edward M. Kerschner mercati azionari

I dividendi sono una componente importante del rendimento complessivo dell’investimento azionario e in passato hanno dimostrato di essere una fonte affidabile di reddito in ogni decennio. Se si osserva l’indice S&P500 di Wall Street, si può constatare come negli anni ’90 a fronte di un rendimento complessivo medio annuo del 18,1%, i dividendi abbiano contribuito con un 2,8% di guadagno annuo. Negli ultimi 6 anni, dal 2010 al 2016, invece, a fronte di una performance totale del +12,7%, una quota del 2,2% è riconducibile alle cedole delle aziende dell’S&P500. Ne deriva che, sebbene, in contrazione (dal 2,8% medio annuo degli anni ’90 al 2,2% medio annuo degli ultimi sei anni) la componente reddituale derivante dai dividendi resta comunque importante, soprattutto, in uno scenario nel quale i rendimenti sono destinati a rimanere inferiori alle medie storiche.

“In un contesto di tassi divenuto più difficile, è importante che gli investitori azionari alla ricerca di reddito selezionino società in grado di versare dividendi sostenibili. Tali società presentano a nostro avviso due importanti aspetti. In primis, bilanci robusti con bassi livelli di indebitamento e ampi free cash flow. In secondo luogo modelli operativi che comprendono parametri ambientali, sociali e di governance (ESG) in grado di ridurre il rischio di eventi negativi che potrebbero ripercuotersi sulla quotazione e/o sulla distribuzione di dividendi” tiene a precisare Edward M. Kerschner, CFA, Chief Portfolio Strategist di Columbia Threadneedle Investments, convinto che le società che pagano dividendi solidi, relativamente elevati e in aumento, e con caratteristiche ESG, possano contribuire a creare un portafoglio orientato al reddito ben posizionato per ottenere ottime performance nel lungo periodo.

“Riteniamo che parametri legati al reddito come il rendimento da dividendo e la crescita dei dividendi, nonché indicatori di affidabilità e di qualità, come il free cash flow o il reddito netto, siano in grado di prevedere la sostenibilità delle distribuzioni delle cedole ai soci” puntualizza Edward M. Kerschner. D’altra parte, le società in grado di versare dividendi e aumentare le distribuzioni hanno registrato performance superiori alla media di mercato. I cosiddetti ‘Dividend Growers and Initiators’ (aziende comprese nell’indice S&P 500 che hanno cominciato a versare dividendi in denaro o che li hanno aumentati nei 12 mesi precedenti) hanno evidenziato un progresso medio annuo del 9,9%.

Le azioni che non versano dividendi (che non li hanno versati nei 12 mesi precedenti) mostrano un rendimento medio annuo di appena il 2,4%, mentre la media geometrica del rendimento complessivo annuo dell’S&P 500 è stata pari al 7,5%. “Gli investitori azionari che desiderano percepire reddito da dividendi devono individuare le società in grado di versare dividendi e aumentare le distribuzioni, e devono prestare attenzione a fattori che fanno presagire potenziali riduzioni dei dividendi” è la raccomandazione finale di Edward M. Kerschner.
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