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Idee di Investimento – Obbligazioni – 25 luglio 2016

25 Luglio 2016 09:11
financialounge -  Brexit idee di investimento mercati emergenti mercati obbligazionari
“Con i decennali tedeschi e giapponesi che danno rendimenti prossimi allo zero, e le obbligazioni a scadenza più breve saldamente in territorio negativo, i Treasury statunitensi con il loro 1,83% di rendimento appaiono in confronto allettanti” fanno sapere nell’articolo “Treasury USA, perché sono sempre più richiesti”, David Hoag e Fergus MacDonald, Gestori di portafoglio, di Capital Group, secondo i quali l’aumento della domanda di titoli di Stato USA sta contribuendo a tenere i tassi d’interesse americani su livelli ridotti, nonostante il desiderio della Fed di arrivare a normalizzarli su tutta la curva dei rendimenti. D’altra parte il volume di titoli di Stato che generano rendimenti negativi è salito vertiginosamente superando quota 7.600 miliardi di dollari Usd, vale a dire circa 25% di tutto il debito sovrano in circolazione: nell’estate del 2014, questo volume era pressoché pari a zero.

Per Carlo Benetti, Head of Market Research and Business Innovation di GAM (Italia) SGR, in ogni caso, i fondamentali non sono mai da perdere di vista. Tradotto in pratica, come ha modo di spiegare il manager nell’articolo “Strategie di portafoglio, non perdere di vista i fondamentali” meglio far prevalere la prudenza adottando un peso neutrale nelle azioni con preferenza ai settori difensivi, selezione intelligente di obbligazioni, ad esempio emissioni emergenti o il debito mezzanino e junior di emittenti a elevato rating, investimenti liquid alternative, strategie non direzionali.

Un occhio di riguardo al debito emergente lo dedica pure Richard Turnill, BlackRock Global Chief Investment Strategist che evidenzia un ritorno d’interesse nei confronti degli attivi dei mercati emergenti, grazie alle riforme strutturali in alcuni paesi e alla forte domanda degli investitori che fuggono dai tassi negativi. Le difficoltà cicliche che hanno portato a rendimenti bassi per i mercati emergenti negli ultimi anni si stanno invertendo. In particolare, come argomentato nell’articolo “Mercati azionari, focus sugli utili e sugli emergenti “, BlackRock preferisce il debito emergente in valuta forte per generare rendimenti.

Infine, per chi ricerca una fonte di reddito elevato e stabile, si segnala il FF Global Multi Asset Income Fund (FF GMAI), il comparto multi-asset di Fidelity dedicato proprio a questa tipologia di investitori. Una delle caratteristiche chiave dei fondi multi-asset di Fidelity è quella offrire una reale diversificazione, utilizzando asset class poco correlate fra loro e adottando un approccio fortemente flessibile, che consente ai gestori di poter affrontare al meglio ogni contesto di mercato. In particolare l’efficacia di un fondo multi-asset può essere misurata prendendo in considerazione da un lato la capacità di raggiungere gli obiettivi di investimento nel medio-lungo termine e dall’altro dalla qualità del viaggio, anche su orizzonti più brevi. Il fondo FF Global Multi Asset Income Fund (FF GMAI), in particolare, è il comparto multi-asset di Fidelity dedicato agli investitori che ricercano unafonte di reddito elevato e stabile, con un obiettivo del 5% annuo, ottenuto dal natural income degli investimenti sottostanti. “Guardando a come ho gestito il rischio Brexit, è utile menzionare che i mercati hanno non poche difficoltà nel valutare i rischi binari” fa sapere, nell’articolo “Portafoglio multi asset, come valutare i rischi binari di mercato”, Eugene Philalithis, Gestore di FF GMAI, che poi aggiunge: “Il modo migliore per gestire questo tipo di risultati è quello di evitare di buttarsi sugli estremi, non lasciandosi trascinare dall’enfasi dei mercati quando scontano in modo eccessivo un risultato o l’altro”. In occasione del referendum del 23 giugno, subito prima del risultato i mercati davano ampiamente per scontato il ‘No’ alla Brexit. Ciò nondimeno il manager ha coperto parte della esposizione nei titoli azionari del Regno Unito, della UE e degli USA con posizioni futures. Inoltre ha aumentato le allocazioni sui titoli monetari ridimensionando le posizioni che avevano offerto buone performance: tutto questo ha contribuito a proteggere il portafoglio nei giorni successivi all’annuncio del Brexit.
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