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Idee di investimento – Obbligazioni – 22 agosto 2016

22 Agosto 2016 09:16
financialounge -  ETP fondi multi asset idee di investimento mercati obbligazionari settore assicurativo
A luglio i flussi sugli ETP azionari USA hanno totalizzato 32 miliardi di dollari sulla scia dei continui record dei principali indici del mercato azionario americano. Come spiegato nell’articolo “ETP, a luglio tutti gli investitori sulla scia dei nuovi record di Wall Street”, oltre agli ETP azionari USA nel mese di luglio, è stata buona anche la raccolta netta degli ETP a vocazione obbligazionaria che, nel complesso, hanno messo a segno un saldo positivo di 13,9 miliardi di dollari. A trainare la raccolta mensile gli ETP obbligazionari corporate bond investment grade (4,9 miliardi), gli ETP obbligazionari paesi emergenti (3,9 miliardi), gli obbligazionari globali internazionali (2,8 miliardi), e gli high yield (2,2 miliardi). Per gli esperti di ETP, questi flussi confermano la ricerca continua degli investitori di asset class con una capacità di reddito positiva superiore a quella dei titoli di stato dei paesi industrializzati che sono o vicini allo zero o addirittura in territorio negativo.

Nel frattempo, emerge un importante constatazione sulle famiglie italiane: se utilizzassero le polizze assicurative ad hoc per proteggere i rischi potrebbero investire meglio parte dell’ingente liquidità in portafoglio. Il nostro paese ancora oggi è in significativo ritardo rispetto agli altri principali paesi occidentali per quanto riguarda le coperture assicurative per i rischi delle persone e dei beni. Mentre il ramo assicurativo vita italiano si sta allineando alle medie internazionali, il ramo danni è bloccato al due per cento del PIL. Una scopertura, quella delle coperture ramo danni, che, peraltro, risulta ancora più grave in quanto in Italia i proprietari di prima casa sono oltre il 70% della popolazione: inoltre la specificità del territorio italiano (terremoti, alluvioni, rischi idrogeologici in ascesa, etc.) richiederebbe ancora più polizze di protezione. Secondo gli esperti, come è argomentato nell’articolo “Famiglie, investimenti più efficienti con più protezione assicurativa", manca una vera e propria cultura della prevenzione e delle relative coperture assicurative: una lacuna che comporta anche significative implicazioni sugli investimenti dei risparmi. Non è un caso, infatti, che le famiglie italiane abbiano in portafoglio oltre il 30% in liquidità, a cui si aggiunge un altro 15% di strumenti monetari contenuti in altri investimenti in portafoglio (fondi comuni, comparti di sicav, gestioni patrimoniali, unit linked, polizze vita e fondi pensione). Una percentuale così importante di liquidità è spiegabile anche per le esigenze di copertura per spese impreviste che, tuttavia, potrebbero essere tutelate con specifiche polizze assicurative dai costi piuttosto contenuti: ciò permetterebbe di liberare ingenti risorse impiegate in liquidità che potrebbero in tal modo essere destinate verso le più svariate asset class diversificando il portafoglio della famiglia che diventerebbe più efficiente nel medio lungo termine.

A questo scopo, per ottimizzare gli investimenti, potrebbero essere usati i portafogli multi asset, che possono diversificare sia nelle asset class classiche (azioni e obbligazioni) e sia in quelle non tradizionali (materie prime, strategie liquid alternative, valute, volatilità, immobiliare ). Tuttavia, se da un lato l’obiettivo principale degli investitori consiste nel ridurre la volatilità di portafoglio, sul versante degli investitori professionali (gestori di portafoglio e di fondi) il rischio più temuto non è la volatilità sebbene il contenimento delle oscillazioni del valore di portafoglio sia tra le priorità. In tutti i casi, tra tassi di interesse a zero (e, in molti casi, addirittura negativi) e volatilità sempre in agguato, per il risparmiatore riuscire ad allestire in piena autonomia il proprio portafoglio senza l’ausilio di un consulente di fiducia diventa sempre più complesso ed espone a rischi elevati. Alla luce di queste problematiche non deve quindi stupire il fatto che gli investitori scelgano prodotti flessibili e multi asset al fine di migliorare la diversificazione complessiva di portafoglio e ridurne nel contempo la volatilità. “Il 30% degli intervistati acquista soluzioni multi asset proprio per delegare ad altri l’asset allocation, e circa un decimo per avere un’esposizione ai migliori” fa sapere, nell’articolo “Multi asset, è fondamentale avere sempre ben chiari i propri obiettivi”, Cinzia Tagliabue, Amministratore Delegato Pioneer Investment Management, riportando una delle evidenze emerse dall’indagine condotta da Pioneer Investments, da agosto a dicembre 2015, intervistando circa 570 investitori professionali in Europa ed Asia: nel nostro paese sono stati circa 400 gli operatori coinvolti tra advisor del segmento private, consulenti finanziari e investitori istituzionali. “È fondamentale che l’investitore abbia sempre ben chiari i propri obiettivi (ad esempio la protezione del capitale o la generazione di reddito) per individuare il prodotto di investimento più appropriato” sostiene Cinzia Tagliabue che poi aggiunge: “Ma non basta. Tra tassi a zero e volatilità, diventa sempre più difficile per il risparmiatore finale riuscire ad allocare da solo il proprio portafoglio. Delegare la gestione e le soluzioni multi asset possono essere la risposta alla necessità di diversificare i portafogli e contenere la volatilità”.
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