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Idee di investimento – Obbligazioni – 20 marzo 2017

20 Marzo 2017 09:42
financialounge -  idee di investimento lucror analytics mercati obbligazionari treasury
I bilanci solidi, l’aumento dei margini, dei flussi di cassa e dei profitti rendono le obbligazioni societarie dell’area euro interessanti per gli investimenti. “Il risanamento dei bilanci aziendali ora sembra davvero a buon punto e, soprattutto, è impressionante” sottolineano nell’articolo “Obbligazioni societarie area euro, i fondamentali solidi più forti dei rischi politici” gli analisti dell’Economic Research Europe di Credit Suisse, che indicano anche un altro aspetto di rilievo: la leva finanziaria aggregata delle aziende dell’area euro è stabile, ma l’indebitamento delle economie caratterizzate con un alto debito societario sta riducendo la leva finanziaria (e continuano a farlo) in modo significativo. “Inoltre, la qualità dei bilanci societari è migliorata: l’indebitamento è diventato diversificato in termini di credito con la duration (scadenza media dei titoli a debito) in aumento, consentendo un tetto ai costi di finanziamento a lungo termine” fanno sapere gli esperti di Credit Suisse.

Non è affatto un caso che proprio Credit Suisse abbia annunciato la partnership con Lucror Analytics che mira a sfruttare le competenze di quest’ultima sviluppate nell’ambito delle obbligazioni aziendali. Infatti, come descritto nei dettagli nell’articolo “Una collaborazione di assoluto rilievo nella ricerca nel settore del credito”, si tratta di un accordo di collaborazione, di durata almeno quinquennale, che unirà le competenze di Lucror Analytics, che offre servizi di ricerca indipendente sul credito, specializzata in mercati corporate high yield Asia, Europa e America Latina, all’approccio di gestione attiva di Credit Suisse Asset Management.

Sempre in tema di obbligazioni societarie, secondo gli esperti di Amundi, ci troviamo di fronte a un contesto caratterizzato da misure di stimolo monetario e da un miglioramento, graduale ma costante, della dinamica della crescita, che appare favorevole alle attività rischiose come, per i bond aziendali. “Ci aspettiamo che la constatazione ufficiale da parte della Banca centrale europea del miglioramento del quadro macroeconomico porti ad un irripidimento della curva dei tassi, un fenomeno che ha benefici per i business model delle banche” specificano nell’articolo “Obbligazioni societarie, dalla BCE un sostegno ai titoli finanziari” gli esperti di Amundi che poi aggiungono: “In secondo luogo, riteniamo che i titoli finanziari, e in particolare il debito subordinato, presentino valutazioni meno eccessive rispetto ai titoli non finanziari tenendo conto di tutte le variabili per stimarne il valore di mercato: una situazione che, nell’eventuale rialzo dei rendimenti, dovrebbe consentire a questi titoli di subire meno gli impatti negativi”.

Per Ken Leech, CIO e Portfolio manager di Western Asset (gruppo Legg Mason Global Asset Management), invece, occorre puntare non solo su selezionati bond societari e dei paesi emergenti, ma anche impiegare una quota del portafoglio in Treasury USA e una quota di duration (scadenza dei titoli in portafoglio) utile per controbilanciare i rischi non previsti dal mercato. “Per quanto riguarda i titoli investment grade, il nostro focus è su quei settori dove non ci aspettiamo di assistere a un’espansione del debito corrente e nello specifico siamo favorevoli alle società attive nei settori dell’energia e del metal&mining – dal momento che i bilanci di queste società devono ancora riassestarsi dopo la fase di calo dei prezzi delle materie prime – e ai finanziari” precisa nell’articolo “Scelte di portafoglio, il giusto mix tra obbligazioni societarie e Treasury USA” Ken Leech, che, negli high yield ha invece ridotto l’esposizione al settore energy, reinvestendo la liquidità in emissioni di società di noleggio di attrezzature (che dovrebbero beneficiare di una crescente spesa in infrastrutture) ed alcuni venditori al dettaglio specializzati. Secondo il manager, tuttavia, le prossime mosse della Fed sui possibili rialzi dei tassi sono già state ampiamente scontate dalle valutazioni di mercato e ciò significa che qualsiasi segnale negativo potrebbe portare ad un brusco ribasso dei tassi obbligazionari USA a medio lungo termine (con conseguente rialzo dei prezzi delle obbligazioni). “Per questo motivo riteniamo utile controbilanciare le nostre esposizioni su prodotti a spread (obbligazioni societarie e dei Paesi emergenti) con una esposizione ai Treasury e una gestione attiva della duration, anche a costo di sacrificare parte del potenziale di rialzo del mercato” conclude Ken Leech.

L’investimento in Treasury, per un investitore italiano, rappresenta pure un’esposizione al dollaro. Allora può essere interessante approfondire la lettura dell’articolo “C’è il potenziale per aprire una nuova fase di rialzo sul dollaro” nel quale Andrea Delitala, Head of Euro Multi Asset di Pictet Asset Management, e Marco Piersimoni, Senior Portfolio Manager di Pictet Asset Management spiegano perché la politica fiscale USA espansiva, la Fed più aggressiva del previsto e i rischi legati alle elezioni in Europa costituiscono fattori di supporto al dollaro americano.
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