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Idee di investimento – Azioni – 16 agosto 2016

16 Agosto 2016 09:25
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In base ai dati raccolti nella quarta edizione del BlackRock Investor Pulse, il sondaggio internazionale che esamina e sintetizza il sentiment di oltre 31.000 investitori nel mondo, di età compresa tra i 25 e i 74 anni, l’età corretta per gli italiani per progettare la pensione integrativa a quella pubblica è di 29 anni. Come spiegato nell’articolo “Italiani, 29 anni è l'età giusta per pensare alla pensione”, il 47% degli italiani che sta risparmiando ha iniziato ad accantonare risorse per la pensione integrativa mentre il restante 53% non ha ancora iniziato a farlo. Cosa ostacola l’atteggiamento degli italiani verso una più corretta pianificazione per la pensione? Sostanzialmente due aspetti. In primis, il 22% degli italiani dichiara di non sapere a chi rivolgersi per ottenere una consulenza finanziaria per la pensione. In secondo luogo, il 47% degli italiani è confuso riguardo alla pianificazione finanziaria per la pensione: una percentuale praticamente identica sia per gli uomini (47%) che per le donne (46%).

Eppure, come rivela Matt Miller, Analista politico di Capital Group, nell’articolo “Il segreto per un investimento di successo in tempi come questi”, proprio il lungo periodo (tipico degli accantonamenti per la pensione integrativa) rappresenta la strategia d’investimento più efficace. Per Matt Miller, in particolare, occorre pazientare e rimanere concentrati su orizzonti di lungo termine, senza arrischiarsi a prevedere i movimenti del mercato. Un approccio che consente di superare l’impasse sull’esito delle prossime elezioni presidenziali americane: per Matt Miller, infatti, qualunque sia l’esito delle prossime elezioni, l’impatto sui mercati risulterà pressoché identico. Ma si tratta di un approccio valido in tutte le situazioni.

Per Columbia Threadneedle, invece, la strategia di portafoglio che privilegia le aziende caratterizzate dalla crescita dei dividendi permette di battere il mercato. In particolare, come fa notare nell’articolo “Strategie azionarie, puntare sulla crescita dei dividendi” Diane Sobin, Responsabile azionario USA, EMEA di Columbia Threadneedle Investments, le aziende statunitensi caratterizzate da un aumento dei dividendi hanno notevolmente sovraperformato sia rispetto al mercato più ampio che alle società con altre politiche distributive. “Solitamente, i portafogli azionari a dividendo devono concentrare le proprie esposizioni settoriali per poter generare livelli elevati di rendimento. Tuttavia, il mercato statunitense offre un’ampia gamma di opportunità di crescita dei dividendi nei diversi settori e a nostro avviso le strategie che non devono sottostare alle soglie minime di rendimento hanno maggiori possibilità di accedere a questo ventaglio allargato di potenzialità. Ciò comprende ad esempio il settore tecnologico, grazie al quale gli investitori possono esporsi ad alcune tra le società più innovative al mondo, nonché alle blue chip più consolidate” sottolinea Diane Sobin.

D’altra parte, i risultati di bilancio del secondo trimestre dimostrano la solidità del business e dei flussi di cassa del settore tecnologia, confermandone le capacità a lungo termine. “Dopo il recente rally, i mercati azionari si muovono all’interno di un trading range e nessun catalizzatore è emerso dalla dichiarazione politica della Fed né della Bank of Japan” premette, nell’articolo “Settori di borsa, la tecnologia conferma le potenzialità a lungo termine”, Bekim Laski, Strategist – Expert Investment Solutions di Credit Suisse che preferisce puntare su opportunità selezionate. “L’IT, uno dei nostri settori preferiti, finora mostra risultati positivi nella stagione degli utili. Il settore beneficia di temi di crescita strutturale e ha registrato performance superiori alla media del mercato negli ultimi anni, mentre il suo premio di valutazione resta all’estremità inferiore del range storico” spiega lo strategist che, continuando ad aspettarsi il prossimo rialzo dei tassi per il mese di dicembre, favorisce i titoli hi tech che beneficiano di driver di crescita strutturale quali Internet of Things, realtà virtuale/aumentata e big data/ cloud computing.

Intanto, i 255 mila nuovi posti di lavoro di luglio e l’aumento dei salari dimostrano che l’economia USA è molto più solida di quanto temuto e può trainare Wall Street al rialzo. “I dati pubblicati il 5 agosto indicano che l’attività economica degli Stati Uniti è in ripresa, con le imprese che assumono e i salari che crescono” commenta nell’articolo “USA, le prospettive dell’economia non sono affatto deboli”, Keith Wade, Chief Economist & Strategist di Schroders, che aggiunge: “Il PIL debole registrato nel secondo trimestre sembra aver sofferto eccessivamente dei tagli alle scorte, che non ci saranno nel trimestre attuale. Il ritmo della crescita dei posti di lavoro, combinato con le ore lavorate, indica un’economia in accelerazione nel trimestre in corso”.

Allo stesso modo, anche la situazione economica della Cina è meno negativa rispetto a un anno fa e, Michael Lai, responsabile delle strategie azionarie Cina e Asia-Pacifico di GAM, si dichiara costruttivo sull’azionario cinese. Lo strategist, in particolare, è focalizzato sui titoli quality growth e sulle compagnie capaci di ottimizzare e incrementare i flussi di cassa. “Dal nostro punto di vista, rimarremo fedeli al nostro stile d’investimento e qualora le società dovessero sorprendere al rialzo durante la stagione dei resoconti intermedi di gestione, soprattutto dato il livello di attese molto basso, saremo in grado di trarne vantaggio o di partecipare in una qualche misura grazie al nostro posizionamento” spiega nell’articolo “Cina, l’economia sembra trovarsi in una posizione migliore del 2015” Michael Lai, che rivela un incremento dell’esposizione verso compagnie dei settori materials e verso i titoli ciclici, cioè dove lo strategist ha riscontrato i miglioramenti più significativi nei flussi di cassa.

Restiamo in Asia. Anirudha Dutta, specialista in affari indiani di Capital Group,segnala l’India perché ha accusato un impatto limitato dal rallentamento cinese e, inoltre, mostra una crescita della popolazione sempre più orientata sui consumi e alla tecnologia. “Nei prossimi cinque anni, 65 milioni di persone entreranno nel mondo del lavoro in India: questa generazione ha confidenza con la tecnologia ed ha una maggiore propensione verso l’assunzione di rischi e i consumi. Una generazione che svolge tutte le attività online obbligando, di fatto, le banche ad adottare il digitale, il che rappresenta un’enorme opportunità” fa presente, nell’articolo “India, una crescente propensione ai consumi e alla tecnologia“, Anirudha Dutta, specialista in affari indiani di Capital Group, secondo il quale l’innovazione tecnologica si sta dimostrando un volano in molti mercati emergenti, e l’India è proprio uno di questi.
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