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GAM Star (Lux) - Financials Alpha Fund

Idee di investimento – Azioni – 05 dicembre 2016

5 Dicembre 2016 09:32
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Lo scenario che si sta delineando all’orizzonte, sulla scia anche della vittoria di Trump, prevede un aumento dell’espansione fiscale che dovrebbe incrementare la crescita, maggiori aspettative di inflazione e un ambiente di tassi di interesse in graduale crescita. Uno scenario, come ha spiegato nell’articolo “Il 2017 potrebbe costituire un punto di svolta” Carlo Benetti, Head of Market Research and Business Innovation di GAM (Italia) SGR, che restituirebbe finalmente valore aggiunto all’attività di selezione e all’approccio di tipo bottom up (cioè dei singoli titoli) grazie all’analisi dei fondamentali delle società. Carlo Benetti, non cambia idea sull’azionario, nonostante le forti incertezze circa le implicazioni dello scenario, le valutazioni non certo a buon mercato e tassi che tornano a crescere: il manager, si aspetta che prosegua la rotazione settoriale a favore dei titoli ciclici, finanziari, health care e il settore della difesa.

Peccato che le incertezze di tipo macro economico non possano essere eliminate e, soprattutto, non è possibile sfruttarle per ricavarne efficaci e consistenti opportunità d’investimento. Ciò accade non solo perché questo tipo di sorprese non sono anticipabili, ma soprattutto perché il loro impatto sui mercati è del tutto imprevedibile. Ecco perché esistono gestori che preferiscono adottare un approccio votato all’interpretazione sistematica delle emozioni per ricercare occasioni di profitto. È il caso del fondo [tooltip-fondi codice_isin="LU0435115133"]GAM Star (Lux) Financials Alpha[/tooltip-fondi] di GAM, gestito da Davide Marchesin, Portfolio Manager del team Non Directional Equity di GAM Lugano.Il team di gestione del fondo, come argomentato nell’articolo “Strategie, da un approccio macro ad uno basato sui fondamentali dei titoli” gestisce il portafoglio concentrandosi sull’analisi dell’evoluzione degli utili societari e nella stima dei profitti, individuando le società dalle quali si aspettano sorprese positive (puntando al rialzo) o negative (investendo al ribasso).

Restando in tema di opportunità di investimento, Piazza Affari sembrerebbe attualmente invitante. “Come abbiamo detto durante tutto l’anno, riteniamo che il mercato sia troppo negativo sull’Italia e che le preoccupazioni siano esagerate. Siamo in sovrappeso sui titoli italiani e, in particolare, ci piace il settore bancario italiano. Preferiamo le banche italiane ben gestite, come Intesa e Unicredit e consideriamo la sottoperformance recente come ingiustificata e, quindi, l’investimento una occasione di acquisto” sostiene nell’articolo “Italia, l’eventuale volatilità post referendum può essere un’occasione di acquisto”, Daniel Karnauss di Vontobel Asset Management.

Intanto ci si interroga sull’aumento del populismo politico, uno dei fenomeni che sta influenzando i mercati finanziari e, a cascata, le decisioni di portafoglio. In questo contesto, Nicholas J. Grace, gestore di portafoglio del Capital Group New World Fund (LUX), nell’articolo “Populismo politico, i settori da privilegiare e quelli da evitare” ha esaminato attentamente i possibili scenari ed ha valutato quali società potrebbero beneficiarne e quali risultarne svantaggiate. Per Nicholas J. Grace, invece, due settori che, dopo le deludenti performance degli ultimi periodi, potrebbero beneficiare di eventuali cambiamenti di politica sono il bancario e quello dell’acciaio. Investire nelle società dell’acciaio potrebbe rivelarsi una scelta giusta soprattutto se i leader politici decideranno di aumentare la spesa fiscale per incentivare la crescita. Ma, in ogni caso, le misure protezionistiche e le esportazioni cinesi di acciaio penalizzate dalle tariffe anti-dumping imposte negli USA e in Europa, dovrebbero favorire i produttori dell’acciaio. “Per quanto riguarda infine le banche europee” conclude Nicholas J. Grace “potrebbero essere favorite da un superamento delle politiche dei tassi di interesse negativi. Inoltre, hanno registrato performance inferiori ai concorrenti statunitensi e sono negoziate a valutazioni più convenienti”.

Sempre, in qualche modo, collegato alla vittoria di Trump spicca la potenziale rinascita del settore biotech che ha sofferto molto quest’anno la possibile vittoria della Clinton. A questo proposito, però, Pictet Asset Management è convinta che siano diversi i fattori che dovranno essere analizzati nella composizione del proprio portafoglio biotech. “La capacità di selezionare le società caratterizzate da business solidi e diversificati e guidate da un management competente continuerà ad essere fondamentale” fanno sapere, nell’articolo “Biotech, un settore che torna a mostrare interessanti prospettive”, gli esperti di Pictet AM secondo i quali, sul lato delle aziende, la creazione di valore deve prendere in considerazione tutte le differenti tipologie di beneficiari e non soltanto gli azionisti, e, quindi, anche le persone impattate dal business (a cominciare dai pazienti), in modo da puntare ad una redditività sostenibile.

Infine, concludiamo sui mercati emergenti. “Da un punto di vista strutturale la nostra view sui paesi emergenti non è cambiata affatto: continuiamo infatti ad avere aspettative positive su quest’area nel medio-lungo periodo. Tuttavia una riallocazione opportunistica di breve termine per proteggere i portafogli dei nostri clienti si è resa necessaria” commenta nell’articolo “La vittoria di Trump accende i riflettori sui paesi emergenti” Monica Defend, Head of Global Asset Allocation Research di Pioneer Investments, il cui riferimento è alla decisione di portafoglio assunta in prossimità delle elezioni americane in base alla quale la strategist ha optato per una esposizione più prudente relativamente agli asset più rischiosi: una decisione nella quale è rientrata la riduzione degli investimenti nei paesi emergenti come conseguenza di una maggiore incertezza sull’esito delle elezioni.
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