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Idee di investimento – Azioni – 27 marzo 2017

27 Marzo 2017 09:18
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“Le borse possono ancora crescere prima della fine della ripresa dell’attuale ciclo economico, mentre i rendimenti obbligazionari hanno probabilmente già toccato i minimi e potrebbero aumentare nel corso dei prossimi anni, a prescindere dal clima politico” dichiara nell’articolo “Elezioni europee, mercati alla prova della volatilità” John Greenwood, Chief Economist di Invesco, che non vede ragioni per essere preoccupati in base ai fondamentali economici o per le valutazioni di mercato. Al contrario, le prossime elezioni in Francia, Germania (e, probabilmente, in Italia), potrebbero invece alimentare un aumento della volatilità sui mercati azionari: un contesto che dovrebbe favorire le compagnie più inclini ad esportare al di fuori dell’area euro mentre le piccole e medie imprese, attive prevalentemente nei mercati domestici ed esposte in modo rilevante alle politiche locali, potrebbero diventare più volatili rispetto ai titoli a più larga capitalizzazione e alle multinazionali.

Un contesto nel quale dovrebbe riuscire a destreggiarsi con successo la strategia Quality Growth di Vontobel che punta a registrare performance competitive nel lungo termine con una volatilità e perdite massime inferiori al mercato. “Siamo persuasi che un portafoglio ad alta convinzione batta la media di mercato. Per farlo, di solito, ignoriamo le ponderazioni dell’indice, così come le informazioni macroeconomiche e altri rumors di mercato. Inoltre la gestione si adopera per offrire la protezione del capitale investito durante la correzione dei mercati nei mercati in declino: riuscire a limitare le perdite permette di incrementare il rendimento composto nel lungo termine” precisa nell’articolo “Strategie azionarie, i benefici della crescita di alta qualità a prezzi ragionevoli” Matthew Benkendorf, CIO, Vontobel’s Quality Growth Boutique, che poi conclude: “L’investimento nella crescita di qualità permette di trovare le buone società in costante crescita Inoltre, l’incremento degli utili dovrebbe portare ad apprezzamento del prezzo delle azioni. Tuttavia è necessario il lungo termine per fare affiorare il vero valore intrinseco”.

Convinto delle potenzialità dell’azionario europeo è François-Xavier Chauchat, capo economista di Dorval Asset Management (gruppo Natixis Global Asset Management). “Le borse europee presentano un notevole potenziale di recupero postelettorale: è uno dei motivi per cui suggeriamo di sovrappesare l’Europa nei portafogli azionari, in particolare il settore finanziario” puntualizza nell’articolo “Azionario Europa, come sfruttare una possibile sorpresa politica positiva” François-Xavier Chauchat, secondo il quale, per coprire parzialmente tale esposizione si può ricorrere ad una posizione short (ribassista) sulle obbligazioni francesi. “In caso di esito negativo delle elezioni francesi (vittoria di Le Pen), i tassi locali subirebbero un brusco aumento, mentre in caso contrario non scenderebbero sensibilmente, data la persistente tendenza al rialzo dei tassi a livello mondiale” spiega François-Xavier Chauchat, rivelando di aver adottato questa strategia nei propri fondi flessibili internazionali. Ma c’è di più. La crescita economica si sta trasmettendo alla Francia e anche all’industria italiana: ecco perché François-Xavier Chauchat ha mantenuto una forte esposizione alle small e mid cap dell’Eurozona, che reagiscono fortemente all’accelerazione congiunturale. L’economista continua inoltre a privilegiare il tema della costruzione, dal momento che le società del settore registrano una crescita degli utili a due cifre.

Restiamo in tema di settori. La Pictet Asset Management Strategy Unit (PSU), il gruppo di investimento responsabile delle linee guida di asset allocation in ambito azionario e obbligazionario, nonché in materia di valute e di commodity, vede favoriti i titoli ciclici dalla ripresa dell’economia mondiale, sebbene le migliori opportunità, in termini di valore corrente e potenziale di crescita futura, si possano ricercare nell’ambito di finanza e informatica. Al contrario, la PSU è sottopesata sia nei beni di prima necessità che nell’industria mentre intravede segnali interessanti sui titoli legati a utility e telecomunicazioni. La PSU, come spiegato nell’articolo “Mercati azionari, ora c’è grande attenzione alle scelte settoriali” segnala l’accelerazione delle esportazioni dei paesi emergenti (che ora crescono a un tasso del 2,8% annuo rispetto al calo di oltre il 10% di 12 mesi fa) che tendono a gonfiare i margini operativi e i profitti aziendali dei paesi in via di sviluppo. “A nostro parere questo indica che le società dei Paesi emergenti dovrebbero riuscire a generare l’atteso aumento degli utili del 15% nei prossimi 12 mesi, che rappresenta il dato migliore dal 2011” puntualizzano dalla PSU.

Infine, uno sguardo alla Cina perché dall’assemblea annuale del Congresso Nazionale del Popolo a Pechino sono emersi annunci importanti capaci di consolidare la ripresa economica e delle aziende. “Restiamo positivi sul potenziale di guadagno nel medio/lungo termine delle azioni H (quotate a Hong Kong) rispetto alle azioni A (quotate in renminbi nei listini cinesi di Shanghai o Shenzhen), viste le valutazioni relativamente a buon mercato dei titoli H, che potranno anche beneficiare dei flussi di acquisto del nuovo Shenzhen-Hong Kong Stock Connect” specifica nell’articolo “Cina: perché scegliere le azioni H e i settori materiali, energia e finanziari” Helen Zhu, Head of China Equities di BlackRock, che poi rivela di essere sovraesposta nei settori value (come materiali, energia e finanziari), ossia nelle aree dove le riforme strutturali dovrebbero essere più efficaci grazie al controllo delle. Al contrario, la manager preferisce evitare i settori molto dipendenti dalle esportazioni verso gli USA, visti i potenziali rischi di protezionismo commerciale da parte dell’amministrazione Trump.
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