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High yield in euro, una risorsa importante per il 2016

24 Novembre 2015 11:17
financialounge -  euro High Yield mercati obbligazionari Pictet
Il 2015 è destinato a chiudere, a meno di improvvisi balzi all’insù da qui a fine dicembre, con un bilancio in chiaroscuro per i possessori di bond high yield in euro. Da inizio anno al 17 novembre scorso, i fondi obbligazionari high yield in euro segnavano infatti un rialzo medio vicino ai tre punti percentuali ma con divergenze piuttosto ampie tra i primi della classe (che vantavano rendimenti a doppia cifra) e i fanalini di coda (con performance addirittura in territorio negativo fino a due punti percentuali). Forse, però, ancora di più delle performance, quello che ha preoccupato gli investitori in questa asset class sono state le ampie oscillazioni dei prezzi che hanno fatto vivere mesi molto difficili.

Ma le prospettive per questi bond e per i fondi obbligazionari specializzati, sono ora moderatamente più positive per il 2016. Infatti, la maggior parte delle società non investment grade evidenzia una struttura finanziaria in buona salute e, quindi, con una buona capacità di tenuta e bassa propensione al default (fallimento). In parallelo, la BCE sembra sempre più incline ad aumentare ulteriormente la politica monetaria della zona euro, il che limiterà la possibilità di un rialzo dei tassi europei sia a breve che a medio lungo termine: un contesto nel quale l’extra-rendimento offerto dalle obbligazioni high yield diventa particolarmente allettante. Basti pensare che il differenziale di rendimento fra le obbligazioni high yield dell’eurozona e i Bund tedeschi si attesta attualmente a circa 500 punti base (+5,0%), ovvero 100 punti base (un punto percentuale) in più rispetto a inizio anno.

Tra le società di gestione con una view positiva su questa asset class per il 2016 figura Pictet Asset Management i cui fondi obbligazionari high yield mostrano una esposizione soprattutto verso gli emittenti con rating più elevati, in quanto, secondo il team di gestione, sono quelli che presentano le valutazioni più allettanti. Il portafoglio, in particolare, sovrappesa gli emittenti singola B: il team, nell’immediato, prevede inoltre un rafforzamento degli investimenti nei titoli targati doppia B.

“Un altro elemento importante nei nostri fondi è rappresentato dalle telecomunicazioni, un settore che a nostro parere è pronto per un consolidamento. Se questa tesi si rivelerà valida e alcune società in portafoglio saranno rilevate da altre con un merito di credito più elevato, le nostre posizioni potrebbero beneficiarne. Anche il potenziale declassamento di alcune compagnie minerarie dalla categoria investment grade (IG) a quella speculativa (high yield), più probabile nell’ambito dei materiali e dell’industria estrattiva, potrebbe creare opportunità interessanti. Tali titoli sono infatti soggetti ad anomalie di prezzo che ne farebbero un investimento redditizio” fa sapere il team di gestione dei Pictet Am.
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