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High tech: le banche del futuro?

26 Novembre 2012 08:00
financialounge -  credito d'impresa growth liquidità mid cap settore tecnologico small cap USA
C’è un denominatore comune a molte aziende dell’alta tecnologia americana: disporre di ingenti risorse liquide disponibili. Il fenomeno è in parte strutturale e in parte accentuato dagli eventi economici degli ultimi anni.

Le aziende hi tech, infatti, sono caratterizzate da un profilo di crescita aggressiva, e per questo rientrano a pieno titolo tra le azione preferite dai gestori che adottano uno stile di investimento di tipo growth, e dalla vocazione al reinvestimento dei profitti che permette loro di massimizzare il rendimento del capitale investito nel tempo.

Negli ultimi anni, complice la crisi del credito e l’incertezza sul futuro dell’economia, questa aziende hanno accelerato il processo di accantonamento senza però aumentate gli investimenti in attesa di tempi migliori. Una decisione che, per le società più importanti, quali per esempio Apple, Google, Microsoft, Cisco Systems, Intel, Amazon, eBay, ha determinato un incremento a livelli record della loro posizione finanziaria netta.

Al punto che alcune di esse stanno pensando all’erogazione del credito ai clienti. Come nel caso di Google e Apple. Per ora il raggio d’azione è limitato ad alcune piccole e medie imprese clienti negli Usa e nel Regno Unito. Ma la decisione presa dai vertici di Google, il più famoso motore di ricerca online che può vantare 45 miliardi di dollari di disponibilità liquide, di erogare prestiti da 200 a 10 mila dollari alle piccole e medie aziende che intendano pubblicizzarsi sul sito di Google apre nuovi scenari per il credito del futuro.

Una decisione che sembra sul punto di intraprendere anche Apple. La società a più elevata capitalizzazione di Borsa del Mondo dispone infatti in cassa di ben 120 miliardi di dollari di liquidità e ha 400 milioni di clienti che hanno legato il proprio account a una carta di credito.

Insomma i big player del settore dell’alta tecnologia oltre a continuare a soddisfare le richieste dei più esigenti amanti dell’innovazione potrebbero essere presto i nuovi fornitori di servizi di credito al pubblico.
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