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Healthcare, un settore nel quale la selezione darà soddisfazione

14 Giugno 2016 09:29
financialounge -  GAM Mirjam Heeb settore sanitario stock picking
C’è un settore che, negli ultimi anni, ha saputo mostrare un andamento nettamente migliore rispetto alla media: l’healthcare.

Se si osserva l’indice MSCI healthcare, si nota infatti che negli ultimi 5 anni (dati in valuta locale al 6 giugno 2016), il suo rendimento medio su base annua si è attestato al +14,12%, cioè quasi il doppio rispetto all’indice MSCI world delle Borse mondiali (+7,28%). Tuttavia, limitando la visuale agli ultimi 12 mesi e, più in particolare, dall’inizio di quest’anno, si scopre che la sua performance è risultata peggiore rispetto alla media di mercato. Per la precisione negli ultimi 12 mesi l’MSCI healthcare ha fatto -5,57% (contro il -5,17% dell’MSCI world) mentre da inizio anno ha registrato una perdita del 2,81% (che si confronta con il -0,47% dell’MSCI world).

Sono in molti a sostenere che, in attesa delle prossime elezioni politiche americane di novembre, il settore (le cui principali compagnie quotate sono americane, soprattutto nel segmento delle biotecnologie) sarà ancora sotto pressione. Ma non per questo mancano opportunità da cogliere, soprattutto affidandosi a gestori specializzati.

“Per quanto riguarda le valutazioni, il settore dell’healthcare sta trattando intorno ad un rapporto prezzo – utili (p/e) di 17 e al 2% di sconto rispetto a tutto il mercato, elemento a cui guardiamo con favore” sottolinea Mirjam Heeb, co-gestore del fondo [tooltip-fondi codice_isin="LU0329426950"]Julius Baer Multistock - Health Innovation[/tooltip-fondi] di GAM il cui riferimento è al fatto che, solo sei mesi fa, l’healthcare era il settore più caro all’interno dello S&P 500, mentre adesso è tra quelli a sconto. La fase tipica di espansione all’interno del ciclo del prodotto si aggira intorno a 10 anni: adesso siamo intorno al sesto anno, partendo dal 2009, quando il rapporto prezzo/utili del settore ha toccato il punto più basso rispetto all’intero mercato.

“In seguito alla correzione riteniamo che rimanga abbondante potenziale di upside, dato che una parte significativa del ciclo d’innovazione deve ancora completarsi” fa sapere Mirjam Heeb secondo la quale il secondo semestre dovrebbe portarsi dietro un significativo incremento del flusso di notizie. Ci saranno, per esempio, molte conferenze scientifiche, con un focus chiave sulle terapie immuno-oncologiche, mentre dovrebbe esserci pure una interessante testimonianza sull’efficacia di nuovi farmaci nel campo delle malattie legate al colesterolo. Senza trascurare poi i dati clinici in arrivo dalle società attive nel segmento biotech per intensificare le ultime fasi di sviluppo dei prodotti in pipeline.

Per Mirjam Heeb, inoltre, si dovrebbe delineare pure un incremento della portata delle attività di acquisizione e fusione dato che le società di maggiori dimensioni tendono a disfarsi di determinati asset liberandosi di liquidità per investire altrove. In ogni caso, per la manager, la soluzione più efficiente per investire nel settore quest’anno rimane lo stock-picking (accurata selezione dei titoli di settore).

“Continueremo a focalizzarci sull’innovazione dei prodotti per assicurare il massimo sfruttamento del potenziale commerciale. E guardiamo ad un più florido contesto di acquisizioni e fusioni nel secondo semestre come potenziale sostegno per la performance dei prezzi azionari” conclude Mirjam Heeb.
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