Fondi pensione, aumenta la propensione al rischio

Per contrastare le passività a lungo termine e ottimizzare i ritorni per gli aderenti soprattutto alla luce dell’attuale contesto di tassi di interesse bassi, i fondi pensione dovrebbero aumentare la propria propensione al rischio di investimento nei prossimi tre anni. E, tra le asset class privilegiate in questa direzione dovrebbero figurare anche gli investimenti alternativi: dal private equity al settore immobiliare dalle infrastrutture fino ai gestori hegde.

Sono questi i principali elementi che affiorano da una recente indagine condotta da una importante casa d’investimento americana specializzata nel settore dell’advisory e della gestione di portafoglio di fondi pensione. Secondo gli analisti che hanno condotto l’indagine, i fondi pensione sono ora sotto pressione: con l'aumento della volatilità dei mercati, si trovano di fronte a passività impegnative e complesse. Per ottenere i rendimenti di cui hanno bisogno, devono assumere maggiori rischi e ora sembrano essere pronti a farlo. Con i miglioramenti nell’analisi dei dati, nella gestione e nel reporting, i gestori di fondi e i fondi pensione hanno una migliore comprensione del profilo di rischio-rendimento degli investimenti.

La ricerca ha coinvolto fondi pensione a livello globale nel periodo di luglio-agosto 2014. Il sondaggio ha raccolto le opinioni di 134 top manager di fondi pensione, che coprono sia fondi a contribuzione definita che a benefici definiti. Il 42% degli intervistati proviene dalle Americhe, il 36% dall’area EMEA e il 22% dall’area Asia-Pacifico. Poco più della metà (52%) degli intervistati lavora nei fondi pensione del settore pubblico, il 31% nei sistemi pensionistici del settore privato e il 16% nei fondi previdenziali di altre tipologie.