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Famiglie, la liquidità liberata con l’uso efficiente di polizze assicurative

L’uso di polizze assicurative per la copertura di malattie e infortuni gravi consente di destinare agli investimenti a lungo termine la liquidità disponibile.

30 Agosto 2016 09:02
financialounge -  famiglie liquidità settore assicurativo

Nell’articolo “Famiglie, investimenti più efficienti con più protezione assicurativa” è stato sottolineato come la mancanza di una vera e propria cultura della prevenzione e delle relative coperture assicurative in Italia spinga le famiglie italiane ad avere in portafoglio oltre il 30% in liquidità e, inoltre, circa il 15% impiegato in strumenti monetari contenuti in altri investimenti in portafoglio (fondi comuni, comparti di sicav, gestioni patrimoniali, unit linked, polizze vita e fondi pensione).

Nell’articolo è stato spiegato che questa anomalia è spiegabile per la necessità di copertura per spese impreviste che, tuttavia, potrebbero (e dovrebbero) essere coperte con specifiche polizze assicurative dai costi piuttosto contenuti.

Vediamo di fare un esempio concreto per rendere tale concetto più chiaro. Prendiamo un nucleo familiare composto da padre di 45 anni, madre di 42 anni, e due figli, uno di 16 anni e uno di 12 anni. Il reddito familiare netto annuo è di 27 mila euro mentre il risparmio netto annuo di aggira intorno ai 5 mila euro annui: il patrimonio di famiglia è di 100 mila euro , 30 mila dei quali in liquidità (conto corrente, depositi bancari e fondi monetari). Il padre, potrebbe stipulare due polizze di pura protezione. La prima è una temporanea caso morte di durata 15 anni che, a fronte di un premio annuo di 30 euro al mese assicura un eventuale indennizzo da 200 mila euro in caso di premorienza del padre. La seconda, un contratto contro infortuni invalidità permanente, che a fronte di un premio annuo di 750 euro riconosce 300 mila euro (in caso di invalidità permanente) o 200 mila euro (in caso di malattia o infortunio grave) più la liquidazione (fino ad un massimo di 25 mila euro) del rimborso spese per cura.

Ebbene, la sottoscrizione delle due polizze permetterebbe di mettere al sicuro da eventuali situazioni avverse e comporterebbe l’esborso annuo complessivo di 1.110 euro (360 euro + 750 euro) che il risparmio annuo (5.000 euro) coprirebbe senza problemi: il vantaggio per il nucleo familiare consisterebbe nel disporre dei 30 mila euro di liquidità da impiegare in investimenti più efficienti a medio lungo termine.
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