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Europa, le azioni sono più convenienti dei bond societari

27 Aprile 2016 09:25
financialounge -  Europa giappone mercati azionari PIMCO USA
Dal punto di vista strategico, ovvero di medio termine, l’azionario europeo risulta più conveniente rispetto al credito (obbligazioni societarie e bancarie), ma tatticamente (cioè nel breve termine) forse lo è un po’ meno. È quello che emerge confrontando la view di alcuni analisti con i risultati di uno studio di una importante banca d’affari svizzera che ha aggiornato le proprie previsioni di rendimento confrontando quelle del dividend yield dell’indice azionario Europa STOXX 600 e quello dei corporate bond europei.

Ebbene, in virtù di questo confronto, risulterebbe che dal 2003 l’attuale valutazione dell’azionario europeo, nei confronti del rendimento delle obbligazioni societarie, non è mai stata tanto conveniente. In base al modello di valutazione adottato, le attuali quotazioni dei bond investment grade (IC) e high yield sono vicine al loro fair value (valutazione stimata corretta) mentre quelle relative all’azionario esprimono una sottovalutazione potenziale del 17 per cento: questo non vuol dire necessariamente che nei prossimi 12 mesi lo Stoxx 600 sia destinato a salire del 17% ma è comunque un dato importante che indica il livello di sottovalutazione relativa dell’equity. Nel breve termine, tuttavia, il credito mantiene un proprio appeal, come spiega il team di gestione di PIMCO.

“Siamo in sottopeso nell’azionario con un approccio focalizzato sulla selezione delle aree geografiche e dei settori, che rimangono fondamentali per dare valore aggiunto al portafoglio. Vista la volatilità dei mercati e le valutazioni piuttosto tirate, preferiamo privilegiare le asset come il credito, in quanto più prudente in questo contesto, rispetto alla potenziale rivalutazione del capitale, come le azioni” fa presente il team di PIMCO che, pur rivelando di essere sottopeso sui titoli azionari degli Stati Uniti, dato il rischio di rallentamento della crescita degli utili a fronte di valutazioni vicine ai massimi storici, è invece in sovrappeso in Europa e in Giappone.

Due aree che possono beneficiare della politica monetaria accomodante che dovrebbe fornire supporto ai mercati azionari di queste regioni. Con il miglioramento delle quotazioni del petrolio e della Cina, e la Fed che diffida nel favorire ulteriori apprezzamenti del dollaro americano, il team PIMCO ha inoltre avviato un sovrappeso modesto nei mercati emergenti.
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