Contatti

brasile

Debito emergente, le prime scelte sono Messico e India

Nonostante le buone performance da inizio 2017 e nell’ultimo anno, il debito emergente resta attraente con le emissioni di Messico e India in prima fila.

22 Maggio 2017 09:54
financialounge -  brasile Enzo Puntillo GAM india mercati emergenti mercati obbligazionari messico turchia

Dall’inizio dell’anno la componente obbligazionaria paesi emergenti è stata una delle fonti di reddito più positive. I fondi di categoria hanno guadagnato in media quattro punti percentuali, con i migliori prodotti specializzati sulla valuta forte che hanno toccato il +7% e quelli focalizzati sulle emissioni in valuta locale che hanno raggiunto quota +8%.

Nonostante queste brillanti performance, il mercato delle obbligazioni emergenti in valuta forte appare ancora a sconto dal punto di vista delle valutazioni, nonostante la forte ripresa dello scorso anno e quella registrata da inizio 2017: il rendimento a scadenza si posiziona infatti ancora intorno ad una media del 5,8%. Ancora più interessante l’aspetto che riguarda lo spread, corretto per il rating, al di sopra delle obbligazioni ad alto rendimento, che ha raggiunto livelli simili a quelli registrati nel 2013 sulla scorta del taper tantrum (quando cioè cominciarono i circolare le prime indiscrezioni circa una possibile riduzione degli acquisti di obbligazioni in dollari sul mercato da parte della Federal Reserve).

“Nei primi due mesi dell’anno abbiamo aumentato la nostra esposizione nei confronti del Messico, dopo le elezioni americane avevamo provveduto a una riduzione in attesa di sapere cosa sarebbe successo con la nuova amministrazione Trump” rivela Enzo Puntillo, Responsabile delle strategie obbligazionarie di GAM che, inoltre, segnala una modifica relativa all’esposizione nei confronti di alcune obbligazioni messicane in valuta forte (che hanno resistito molto bene durante la fase di correzione), a favore di obbligazioni in valuta locale.

Di recente Enzo Puntillo, ha incrementato l’esposizione al peso messicano mentre in Brasile, prima dello scoppio del nuovo scandalo politico, ha investito nelle obbligazioni indicizzate all’inflazione rispetto ai bond nominali, sulla scia di un’evidente diminuzione delle attese d’inflazione. “Abbiamo anche incrementato la nostra fiducia nei confronti della valuta indiana. Dal nostro punto di vista, il mercato è stato eccessivamente negativo per quanto riguarda gli effetti della demonetizzazione, che ha esacerbato preoccupazioni minori rispetto a quelle temute. Il mercato azionario indiano, che si è ripreso dopo una fase di debolezza, è un driver importante per i flussi dei portafogli” specifica Enzo Puntillo che continua a mantenere una visione poco ottimistica sulla Turchia dato che permangono da parte nostra le preoccupazioni legate alla vulnerabilità esterna del Paese. Infine, sul fronte del debito in valuta forte, il manager segue con attenzione le emissioni di Ucraina, Croazia e Argentina.
Share:
Trending