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Dazi commerciali, titoli USA e yen tra i possibili "antidoti"

Le probabilità di una guerra commerciale su scala globale sono salite ma restano confinate entro il 30%: tra le difese i titoli di Stato USA a 10 anni e lo yen.

12 Aprile 2018 09:55
financialounge -  cina dazi titoli di stato yen

Dopo oltre un anno dal suo insediamento, il presidente Trump sembra deciso a mettere in pratica uno dei suoi più controversi punti annunciati durante la campagna elettorale: l’introduzione di dazi commerciali. Dopo aver annunciato dazi sull’import di acciaio e alluminio, l’amministrazione Trump ha diffuso un memorandum che ordina alla sua amministrazione di assumere una serie di azioni contro la Cina tutte incentrate sulle industrie tecnologiche in risposta alla "aggressione economica" di Pechino.

LE VIOLAZIONI DI PECHINO


Le misure sono state attivate dalla Section 301 Investigation che l’US Trade Representative (l'ufficio del rappresentante commerciale degli Stati Uniti, ndr) ha avviato nell'agosto 2017. L'inchiesta ha rilevato che le politiche della Cina hanno comportato almeno 50 miliardi di dollari in danni annuali per l'economia americana: proprio questo importo è la probabile quantità di importazioni cinesi che saranno prese di mira dazi del 10% circa: il perimetro esatto delle misure e l’entità delle aliquote de dazi sarà annunciato entro 15 giorni ma dovrebbe concentrarsi su 10 settori strategici tra cui la robotica e l'aerospaziale. Washington sta inoltre studiando misure su altri 100 miliardi di import.

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MISURE CHE RIGUARDANO IL 5% DELL’IMPORT USA


Sebbene il controvalore complessivo delle misure nel mirino dell’amministrazione Trump siano inferiori al 5% del totale dell’import americano, nessuno se la sente di minimizzare i potenziali rischi. Le ultime misure, in particolare, avranno probabilmente un effetto negativo sulle esportazioni asiatiche che attualmente crescono ad un ritmo del 12-13% all’anno. Secondo alcuni analisti, la probabilità di una escalation della guerra commerciale tra Cina e USA è salita al 20-30%. La Cina ha già espresso la volontà di fare concessioni sull'accesso al mercato senza trasferimento di tecnologia.

VERSO UN ACCORDO FINALE


Pertanto, nonostante il nervosismo, gli addetti ai lavori sono propensi a considerare tutto quanto stia accadendo come l'inizio di un lungo processo verso un accordo finale. Tuttavia, gli investitori farebbero bene a garantirsi che i portafogli siano ben diversificati e, in quest’ottica, potrebbero prendere in considerazione le opzioni di protezione azionaria per ridurre la volatilità del portafoglio (come per esempio le opzioni al ribasso e gli ETF short a leva che consentono di guadagnare dai cali degli indici di Borsa).

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TITOLI DI STATO USA A 10 ANNI E YEN


Sebbene l’asset allocation tattica globale dovrebbe restare orientata al rischio per trarre ancora vantaggio da una forte crescita economica globale, è opportuno detenere anche posizioni anticicliche. Tra queste si segnalano per esempio i titoli di stato USA decennali e lo yen giapponese che dovrebbero stabilizzare la perfomance del portafoglio nel caso in cui il mercato inizi a stimare una guerra commerciale su vasta scala.
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