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Convertibili, valida alternativa a Borsa e bond

17 Novembre 2014 14:05
financialounge -  investimenti alternativi mercati obbligazionari UBP
Una valida soluzione sia per i risparmiatori desiderosi di investire in una solida alternativa all’investimento tradizionale in obbligazioni e sia per coloro che invece sono alla ricerca di un’alternativa alle azioni.
È questa la particolare situazione in cui si trovano attualmente le obbligazioni convertibili europee per Nicolas Delrue, Head of Product Specialists & Convertible Bonds Product Specialist di Union Bancaire Privée (UBP)

“Per gli investitori alla ricerca di alternative all’investimento tradizionale in obbligazioni, valutazioni attraenti, combinate con un rialzo dei livelli di rendimento a scadenza nel segmento difensivo dei bond convertibili europei, costituiscono dei fattori a sostegno dell’investimento in tale asset class” sottolinea infatti Nicolas Delrue che poi aggiunge: “Per gli investitori che invece stanno cercando un’alternativa alle azioni, strategie che utilizzano bond convertibili, che solitamente presentano una maggiore reattività ai movimenti azionari, sia a livello globale che europeo, possono consentire un accesso ai mercati azionari con una volatilità ridotta, che riteniamo sia diminuita in maniera eccessiva”.

Ma da dove nasce questa convinzione?
Nelle ultime settimane, la correzione nella volatilità implicita dei bond convertibili, specialmente in Europa, si è riflessa sulla componente opzionale, mettendo conseguentemente pressione sulla performance dell’asset class. La conseguenza diretta è stata un rialzo del rendimento a scadenza di questa classe di attivi che rende oggi possibile l’accesso a un portafoglio di bond convertibili europei difensivi, in grado di offrire un differenziale positivo di rendimento rispetto alle obbligazioni ordinarie.

“Questa particolare situazione sottolinea come i bond convertibili europei difensivi siano più convenienti rispetto ai bond ordinari, o in altre parole, che l’intero segmento del mondo dei bond convertibili europei offre ancora la possibilità di beneficiare della componente opzionale che, secondo noi, non è ancora prezzata rispetto alle valutazioni dei bond ordinari” puntualizza Nicolas Delrue secondo il quale la recente correzione non è sostenuta da un importante cambiamento osservato nei dati economici. L’esperto ritiene invece che l’attuale situazione rifletta la generale preoccupazione circa le azioni future della Federal Reserve, le cui dichiarazioni hanno contribuito a un incremento della volatilità sui mercati.

Dal punto di vista societario, Nicolas Delrue é stato piacevolmente sorpreso dai conti relativi al terzo trimestre delle società dell’S&P 500, che hanno mostrato un trend superiore alle aspettative di mercato. “In un orizzonte temporale di medio-lungo termine, crediamo che la recente correzione nei bond convertibili sia eccessiva e che si possano ancora trovare valutazioni interessanti all’interno di tale asset class, in particolare in Europa, dove la volatilità implicita si è ridotta molto di più negli ultimi tempi. Riteniamo, quindi, che la combinazione di questi elementi sia di supporto per i bond convertibili all’interno dello spettro dell’esposizione implicita al mercato azionario” conclude Nicolas Delrue.
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