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Borsa, c'è a chi piace il settore bancario

6 Maggio 2016 09:31
financialounge -  borsa GAM John Lambert settore bancario
Il settore bancario resta il sorvegliato speciale sui mercati azionari. Non soltanto Piazza Affari (dove l’indice di settore ha perso il 34% da inizio anno rispetto al -16% dell’indice Ftsemib), ma anche in Europa e negli Stati Uniti. Le ragioni di questa disaffezione risiedono sostanzialmente nel fatto che il business model classico degli istituti di credito è messo seriamente in discussione dall’attuale contesto dei tassi di interesse a zero (e in molti casi addirittura negativi) che erode (per non dire azzera) i margini per le banche.

Inoltre, tenendo conto che lo scenario di previsione delinea una crescita economica ancora debole, gli investitori non possono neppure scommettere sulla possibile rivalutazione dei corsi azionari dei titoli bancari sebbene questi scontino rapporti patrimoniali (in termini di prezzo/patrimonio netto) molto al di sotto della media storica. Non mancano, tuttavia, gestori che continuano a guardare al settore bancario con interesse.

“Nell’ambito del nostro portafoglio azionario globale, abbiamo mantenuto un posizionamento difensivo riducendo però la posizione di liquidità intorno al 15% (dal 25% di circa sei mesi fa). Ed abbiamo anche aumentato la nostra esposizione alle banche e al settore estrattivo sulla scia della nostro approccio contrarian” fa sapere John Lambert, Responsabile delle strategie azionarie globali di GAM.

Il manager ammette che le banche siano un segmento d’investimento molto poco amato e vengono da dieci anni di sottoperformance su scala globale con gli istituti di credito del Regno Unito che hanno cominciato a sottoperformare addirittura dal 2003. Tuttavia, ai livelli di valutazioni attuali, John Lambert vede qualche opportunità di turn-around nonostante gli ostacoli strutturali con cui le banche stanno facendo i conti.

“Nel settore legato alle attività estrattive abbiamo beneficiato di un solido rimbalzo nel primo trimestre dell’anno anche se non possiamo ancora misurare la portata della ripresa settoriale. Riconoscendo il significativo apprezzamento del settore, abbiamo tratto profitto dalle nostre posizioni sulle miniere d’oro, che vengono da una corsa significativa nella parte iniziale dell’anno. L’oro rimane dunque un posizionamento chiave per le sue capacità difensive. Allo stesso tempo, rimaniamo in una posizione di sottopeso nei confronti del settore dei consumi discrezionali, IT ed healthcare” sottolinea infine John Lambert.
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