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Wall Street archivia la geopolitica e torna ai fondamentali

La volatilità legata alla geopolitica continuerà nel breve periodo, ma il testimone sta passando ai fondamentali economici e aziendali delle azioni USA.

4 Maggio 2018 07:50
financialounge -  azioni Morning News trimestrali USA Wall Street

Sono stati la politica e la geopolitica e non tanto i fondamentali economici a guidare l’andamento delle azioni USA nell’ultimo periodo. La correzione azionaria di febbraio è stata motivata da timori circa un’inflazione più alta rispetto a quella attesa che porterebbe ad aumenti più rapidi dei tassi. Tuttavia, nell'ultimo mese, i rischi politici e quelli geopolitici sono stati al centro dell'attenzione. Le preoccupazioni che la disputa commerciale tra Stati Uniti e Cina possa innescare un escalation su scala globale indebolendo la crescita hanno finito per pesare molto di più sui mercati azionari.

STAGIONE DELLE TRIMESTRALI USA NEL VIVO


Non solo. Più di recente, il deterioramento della situazione geopolitica tra Stati Uniti e Russia sulla questione ‘siriana’ ha aggiunto ulteriori preoccupazioni agli investitori. Un incremento della volatilità in funzione al commercio internazionale e alle questioni geopolitiche è probabile. Ma con la stagione delle trimestrali USA entrata nel vivo, i fondamentali aziendali dovrebbero iniziare a tornare ad essere il focus dei mercati e costituire il driver delle azioni USA per quattro ordini di ragioni.

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CRESCITA DEGLI UTILI 2018 A +16%


In primis, la crescita dei profitti è solida. Per l’intero 2018 l’incremento degli utili per azione (EPS) dovrebbe attestarsi al 16%, circa la metà di tale incremento frutto dei benefici derivanti dalla riforma fiscale attuata a fine dicembre. Per il primo trimestre è probabile una crescita degli utili che sia in grado di raggiungere il 20%, il tasso di crescita più veloce dalla fine del 2010. Anche i ricavi dovrebbero aumentare: +7%, uno dei più forti ritmi di incremento negli ultimi sei anni.

TECNOLOGIA E FINANZA SUGLI SCUDI


In secondo luogo i due maggiori settori di Wall Street, la tecnologia e la finanza: dovrebbero riuscire a segnare incrementi superiori al 20%. La maggior parte della crescita del settore hi tech riflette la tendenza di intenzioni di investimenti aziendali molto positive, anche grazie ai driver secolari come il cloud e la pubblicità online. I finanziari, che costituiscono uno dei principali beneficiari della riforma fiscale, avranno il sostegno di tassi di interesse più elevati e un ulteriore miglioramento della crescita economica.

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PIU' CRESCITA, PIU' FIDUCIA DI FAMIGLIE E IMPRESE


In terzo luogo, l’incremento degli utili societari riflette un forte impulso delle crescita economica. In parallelo, i costi di finanziamento ancora bassi stanno incrementando la spesa aziendale per investimenti e lavoro. A sua volta, questo sta aumentando la fiducia dei consumatori e l’incremento della propensione a spendere. Il PIL degli Stati Uniti dovrebbe salire del 2,8% quest’anno e del 3,0% nel 2019, la più forte espansione biennale dal 2005-2006.

RAPPORTO P/E A 16,4


Infine, ma non certo per importanza trattandosi di un investimento, le valutazioni azionarie statunitensi sono diventate più attraenti grazie alla combinazione di prospettive di utili in deciso rialzo e indici di mercato piatti. In particolare il rapporto prezzo / utili (p/e) dell’indice S&P 500 basato sugli EPS dei prossimi 12 mesi si attesta adesso a 16,4, il livello più basso degli ultimi 18 mesi e ben al di sotto dei 18,3 che segnava all'inizio dell'anno.

ATTENTI ALLA VOLATILITA’


Certo le recenti fonti di volatilità del mercato potrebbero persistere nel breve periodo. Secondo gli esperti il modo migliore per proteggere i portafogli contro questi rischi di coda consiste nel detenere una serie diversificata di posizioni anticicliche e di mantenere la protezione al ribasso attraverso derivati, piuttosto che uscire dalle azioni USA.
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