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Andrea Delitala

Azioni, Europa e i settori energia e salute per questa fine ciclo

Gli investitori sembrano aver cominciato a prendere profitto dai mercati emergenti: l’Europa, grazie al calo dell’euro, e i settori energia e salute sono ben impostati.

16 Maggio 2018 10:57
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Negli ultimi due mesi, per la precisione dal 22 marzo all’11 maggio scorso, si è potuto notare un extrarendimento dell’azionario Europa rispetto a quello USA. Infatti, mentre l’indice S&P500 di Wall Street ha messo a segno un +3,2%, l’indice Stoxx 600 delle Borse europee ha registrato un rialzo doppio (+6,3%).

LE DIFFICOLTA’ DEL SETTORE HI TECH USA


Il comportamento positivo dell’azionario europeo ha beneficiato infatti delle difficoltà del settore tecnologico americano che ha un peso specifico importante sul listino USA. Oltre a questo aspetto, gli investitori devono tenere nel dovuto conto di altri fattori per le proprie scelte di portafoglio. In primis, il graduale rallentamento dei ritmi di crescita dell’economia mondiale. In secondo luogo il rialzo dei rendimenti del mercato obbligazionario (con il picco del 3% dei titoli di stato USA decennali). In terzo luogo le tensioni geopolitiche e, in parallelo, l’aumento dei prezzi delle materie prime (con il petrolio Brent al di sopra dei 75$ al barile).

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I MERCATI AZIONARI RESTANO SOSTENUTI


Alla luce di tutte queste variabili, Andrea Delitala, Head of Investment Advisory di Pictet Asset Management e Marco Piersimoni, Senior Portfolio Manager di Pictet Asset Management, nel loro aggiornamento mensile sulla strategia di investimento, sono convinti che, in virtù di tensioni geopolitiche meno esasperate e di un’inflazione, almeno per il momento, non particolarmente aggressiva, i mercati azionari possano restare sostenuti anche grazie alle valutazioni. Infatti queste ultime sono adesso tornate su livelli più ragionevoli: basti pensare che mentre il rapporto prezzo/utili prospettici a 12 mesi si posizionava al di sopra di quota 18 a inizio anno, adesso viaggia intorno ad un più ragionevole 16.

ORIENTAMENTO FAVOREVOLE ALL’EUROPA


“Manteniamo l’orientamento favorevole all’azionario europeo, che dovrebbe beneficiare dell’indebolimento dell’euro che, a sua volta, favorisce i margini e i profitti delle aziende che esportano. Inoltre siamo interessati in modo selettivo verso alcuni settori che dovrebbero mostrare un buon comportamento nelle fasi finali del ciclo economico, in particolare il comparto energia e il settore healthcare” fanno sapere Andrea Delitala e Marco Piersimoni.

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MERCATI EMERGENTI, I PERDENTI DI QUESTA FASE


I due manager, inoltre, sono persuasi che si sia configurata una opportunità tattica di rafforzamento del dollaro: prezzi del petrolio in risalita, rallentamento macro (ad eccezione degli USA), posizionamento del mercato, costo delle coperture eccessivo (circa il 3% all’anno per coprire il rischio di cambio euro – dollaro americano). “I perdenti di questa fase sembrano essere i paesi emergenti sui quali gli investitori hanno iniziato a prendere profitto” concludono Andrea Delitala e Marco Piersimoni.
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