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Asia, la crescita solida ora deve affrontare due rischi

21 Marzo 2017 09:20
financialounge -  Asia filippine india indonesia mercato del credito protezionismo

La regione dell’Asia (Cina esclusa) resta tra quelle con una crescita solida anche se all’orizzonte si intravedono due rischi: il ciclo del credito e il protezionismo.


La crisi del 1997 ha costretto la maggior parte dei paesi asiatici (Cina esclusa) ad adottare profonde riforme strutturali sia a livello economico che infrastrutturale. Inoltre, sfruttando la svalutazione delle proprie monete rispetto al dollaro (con perdite che hanno oscillato tra un -15% del dollaro di Singapore ad un -64% della rupia indonesiana) hanno incrementato le esportazioni, migliorando la bilancia commerciale e irrobustendo le riserva valutarie.


Un circolo virtuoso che ha permesso a queste economie di presentarsi alla grande crisi del 2007 – 2008 in una situazione migliore in termini di rapporto debito pubblico/PIL. Anche grazie a questo, la loro crescita economica negli ultimi anni ha registrato tassi superiori ai paesi sviluppati e, quasi sempre, anche al di sopra delle altre regioni emergenti.


L'Asia, infatti, si distingue come una regione caratterizzata dalla crescita relativamente forte. E, all'interno dell’Asia ex-Cina, le economie con la crescita più veloce dovrebbero essere l’India, le Filippine e l’Indonesia. Questo è spiegabile sia per la crescita della popolazione e delle nuove leve destinate al lavoro e sia per l’incremento della produttività.


Anche dal punto di vista dei mercati finanziari, l’Asia mostra parametri meno cari rispetto alle altre aree d’investimento.Utilizzando gli indici MSCI International, per esempio, il rapporto prezzo / utili (p/e) dell’MSCI USA è a 23,5 e quello dell’MSCI Europa è a 21,7, mentre quello dell’MSCI Asia è a 14,3. Anche il rapporto prezzo / patrimonio netto (p/bv), che per l’MSCI USA è di 2,95 e per l’MSCI Europa è a 1,79 per l’MSCI Asia non va oltre 1,56.


Che cosa potrebbe causare un cambiamento di queste aspettative di crescita? Sono due le principali ombre sul futuro dell’Asia: il ciclo del credito e il protezionismo.


Il ciclo del credito in Asia potrebbe iniziare a veder rialzare i tassi di interesse che, a loro volta, potrebbero frenare gli investimenti e i consumi senza poter essere contrastati efficacemente da un aumento della produttività. I rischi derivanti invece da un aumento del protezionismo, alimentato dalle prossime decisioni dell’amministrazione Trump, restano invece ancora tutti da definire.

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