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L'Argentina si prepara a sorprendere in positivo tra i mercati emergenti

L'ipotesi di un upgrade per l’Argentina da mercato di frontiera a emergente nella prossima MSCI review, offre ottime prospettive al mercato azionario nazionale.

12 Marzo 2018 10:24
financialounge -  Argentina azioni GAM india mercati azionari mercati emergenti MSCI Emerging Markets Tim Love

Gli investitori che hanno puntato sull’azionario Argentina negli ultimi anni possono ritenersi più che soddisfatti. Negli ultimi 12 mesi il rendimento in dollari (in base all’indice MSCI Argentina) è stato del +34,9%, superiore al +30,8% dell’indice generale delle piazze emergenti (MSCI emerging markets): lo stesso a tre anni (+11,68% contro +7,97%) e, soprattutto, a 5 anni (+25% contro il +2,5% dell’MSCI EM).

LA CICATRICE DEI DEFAULT


Il problema è che gli investitori hanno ancora vivo l’amaro ricordo dei default verificatasi sotto l’amministrazione Kirchner e la dipendenza del paese dai capitali esteri. Basti pensare che sia il deficit fiscale (pari al 5,5% del PIL) e sia il deficit delle partite correnti (-4,8% del PIL) sono di fatto finanziati a livello internazionale. È vero che i recenti dati relativi al rimpatrio dei capitali argenti offshore e quelli inerenti agli investimenti diretti esteri (FDI) dimostrano un ritrovato appeal  del paese, ma è altrettanto risaputo che i flussi di liquidità in entrata sono notoriamente instabili.

LE RIFORME ALIMENTANO L’OTTIMISMO


“Emerge tuttavia un certo ottimismo alimentato dalle riforme dello scorso anno, che includono tra le altre la cancellazione della tassa del 15% sul capital gain per gli stranieri, la riduzione delle tempistiche necessarie alla registrazione di un titolo di proprietà per i privati e gli sviluppi positivi a livello di legislazione per la tassazione, il capitale e il lavoro” fa sapere Tim Love, responsabile strategie azionarie Paesi Emergenti di GAM, convinto che tali fattori possano contribuire a migliorare la produttività e prolungare l’attuale circolo virtuoso che siè innescato nel paese sudamericano.

DA MERCATO DI FRONTIERA A EMERGENTE


“Se si tiene conto della revisione al rialzo del PIL (+3,5%) e della prospettiva di un upgrade per l’Argentina da mercato di frontiera a mercato emergente a tutti gli effetti nella prossima MSCI review (la riunione periodica dei membri di MSCI International che decide quali paesi compongono i diversi indici azionari, ndr), ci sono le basi per un considerevole ottimismo rispetto alle prospettive del mercato azionario nazionale” spiega il manager che ricorda come, nell’ambito dei mercati emergenti globali, l’Argentina offra forse il maggior potenziale di sorprendere in positivo. Una convinzione che poggia sul significativo upside strutturale del rapporto tra rischio e ricompensa dell’investimento.

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LE SIMILITUDINI CON LE POLITICHE DELL’INDIA


“Tuttavia, ciò che davvero ci colpisce in questo fase della sua evoluzione è il fatto che il Paese si stia allontanando il più velocemente possibile da un modello di consumo, spostandosi verso un modello basato sull’esportazione e sugli investimenti diretti esteri (l’esatto opposto di quanto fatto dalla Cina)” puntualizza Tim Love precisando che, il percorso dell’Argentina è molto simile, in termini politici, all’India. “Entrambi i governi (in Argentina e in India, ndr) sono saliti al potere sulla scia del malcontento popolare generato dalla lentezza del processo di riforma e a provvedimenti anticorruzione. Entrambi i paesi possono ora fare leva su un esecutivo con l’obiettivo di rivoluzionare e riformare il più possibile, con aspettative alte e realistiche per un secondo mandato che sarà trasformativo” conclude Tim Love.
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