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Un approccio prudente per l’obbligazionario

L’incessante ricerca di rendimento ha portato gli spread di credito in prossimità dei minimi storici e per Fidelity International l’attuale livello di valutazione giustifica un approccio selettivo.

30 Ottobre 2017 17:13
financialounge -  cina Fidelity International inflazione mercati obbligazionari USA

A spingere nei prossimi mesi i mercati obbligazionari saranno le politiche delle banche centrali, i dati sull’inflazione e le aspettative sulla Cina. Per gli analisti di Fidelity International l’andamento dei prezzi al consumo sarà fondamentale per il mercato USA, l’inflazione è ora il parametro chiave nella determinazione del livello dei tassi.

“Pensiamo che la Fed potrebbe essere indotta a sbagliare per un eccesso di prudenza, mantenendo un tetto ai rendimenti”. Come muoversi sui mercati allora? Nel segmento Investment Grade gli analisti di Fidelity ritengono che le valutazioni richiedano un approccio cauto, dal momento che le banche centrali si preparano a ridurre gradualmente le politiche espansive che hanno contribuito a spingere questa classe di attivo.

“L'Europa è la nostra regione preferita”, si legge nell’outlook. “La bassa inflazione obbligherà la BCE a ridurre gli acquisti di titoli in maniera molto graduale, mantenendo il sostegno al mercato. I fondamentali aziendali nella regione sono solidi, con una ridotta leva finanziaria e buoni rapporti di copertura”. Anche nel caso dei titoli High Yield la possibilità di una riduzione degli spread è limitata e per Fidelity mantenere da parte un po’ di munizioni è un approccio sensato.

Poche opportunità in Europa e nel Regno Unito per i titoli legati all’inflazione, ma un’ipotesi di mercato rialzista potrebbe presentarsi negli Stati Uniti, dopo che in agosto sia l’inflazione headline che di base sono aumentate dopo mesi di debolezza. Per quanto riguarda il debito di paesi emergenti, infine, è un segmento che ha performato bene; vi sono opportunità, ma la selettività sarà essenziale.
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