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Asia escluso Giappone, è possibile un rally pluriennale per le azioni

L’economia cinese sta entrando in una fase più moderata e stabile che dovrebbe avere ricadute positive per i mercati azionari di Cina e Asia.

20 Settembre 2017 10:52
financialounge -  cina Columbia Threadneedle Investments corporate governace corruzione ecommerce Li Keqiang Soo Nam NG Xi Jinping

L'Asia (Giappone escluso) ha beneficiato di una vigorosa crescita economica, ma negli ultimi 10 anni il mercato azionario asiatico ha registrato performance inferiori ai listini statunitensi.

“Ciò è da imputarsi soprattutto al fatto che la rapida crescita macroeconomica non si è necessariamente tradotta in una brillante crescita degli utili, anche perché la decelerazione economica in Cina ha colto alla sprovvista parecchie società” specifica Soo Nam Ng, Responsabile azionario asiatico di Columbia Threadneedle Investments secondo il quale un cambiamento potrebbe però già essere in atto.

Infatti, da quando Xi Jinping, l’attuale presidente cinese, ha assunto la presidenza nel 2012, la mentalità in Cina è profondamente cambiata e l’enfasi si è spostata sulla crescita sostenibile piuttosto che rapida.

Questa rifocalizzazione delle politiche si è tradotta in una stabilizzazione della crescita negli ultimi 4-5 anni, da oltre il 10% nel 2010 al 6,7-7,0% negli ultimi 10 trimestri: un fenomeno che sembra aver spinto le società a fare leva sul contesto più prevedibile e stabile per concentrarsi sulla redditività piuttosto che sulla quota di mercato.

“Mi sembra che Xi Jinping e Li Keqiang (l’attuale Primo Ministro cinese) concepiscano il ruolo della politica fiscale in maniera diversa. Essi hanno continuamente sottolineato come la sostenibilità della crescita sia più importante della sua velocità, forse proprio in virtù delle dolorose lezioni del 2010-2012. Si sono inoltre assunti il compito arduo ma importante di sradicare la corruzione, assolutamente cruciale per porre fine all’evasione fiscale e assicurare che la spesa abbia ricadute future positive per l’economia. Infine, i progressi da loro compiuti nell’ambito delle riforme sul lato dell’offerta e la transizione riuscita verso un’economia più equilibrata fanno ben sperare per il futuro e rendono il paese meno esposto a shock economici” spiega Soo Nam Ng che sottolinea un altro fattore di successo: la diffusione dell’ecommerce tra la popolazione cinese.

“Il decollo dell’e-Commerce in Cina ha contribuito a ridare slancio ai consumi e all’imprenditorialità, sebbene l’intero sistema si trovasse a fare i conti con il rallentamento della crescita. È importante sottolineare che la creazione di nuove opportunità di impiego non ha riguardato solo la manodopera qualificata, ma anche ambiti meno qualificati come le consegne logistiche” rivela poi Soo Nam Ng secondo il quale il giro di vite sulla corruzione voluto e di fatto vinto da Xi Jinping avrà importanti ricadute positive, a cominciare dall’impatto sulla corporate governance delle società a controllo statale quotate in borsa.

Insomma, sono trascorsi cinque anni dall’inizio del mandato dell’attuale leadership, che tradizionalmente dura 10 anni, e Xi Jinping è politicamente più forte che mai. “I prossimi cinque anni dovrebbero rimanere molto stabili, mentre Xi Jinping sfrutterà l’impatto positivo delle policy per consolidare la dinamica crescente della ‘grande moderazione’” argomenta Soo Nam Ng che si attende, di conseguenza, un rally pluriennale per le azioni della regione Asia-Pacifico (Giappone escluso), che poggerà su un contesto operativo più stabile per le società, le quali potranno pianificare e operare con maggiore efficacia, creando valore per gli azionisti.
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