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Tassi USA, quelli dei Treasury decennali potrebbero toccare il 2,75 a fine anno

Il rapporto sull'occupazione negli USA a giugno ha sgomberato la precedente delusione di maggio: ora la normalizzazione della politica della Fed può proseguire.

11 Luglio 2017 09:31
financialounge -  Bank of Japan BCE BlackRock Federal Reserve Rick Rieder tassi di interesse treasury

Dopo il dato dei nuovi posti di lavoro negli Stati Uniti in giugno (pari a 222.000 nuovi posti), molti osservatori hanno puntato l’attenzione sulle probabili prossime mosse della Federal Reserve americana.

Per Rick Rieder, Chief Investment Officer of Fundamental Fixed Income at BlackRock, e Co-Manager del Fixed Income Global Opportunities (FIGO), gli investitori farebbero bene a guardare anche all'evoluzione delle politiche delle banche centrali al di fuori dei confini statunitensi.

Questo perché la politica della BCE e quella della BOJ (Bank of Japan) influenzano in modo significativo anche i mercati dei tassi degli Stati Uniti. Detto questo, il manager ritiene che la risultante di tutte queste dinamiche, potrebbe spingere il rendimento dei Treasury USA a 10 anni negli Stati Uniti in un trading range compreso tra il 2,50% e il 2,75% entro la fine dell'anno (dal 2,37% attuale), sebbene non reputi i recenti movimenti al rialzo come l’inizio di una spinta drammatica più elevata nei tassi.

Questo anche perché l’ingente richiesta di rendimento e una continua ripartizione dei portafogli a livello globale tendono ad esclude tale eventualità. Per chiarire ancora di più il concetto, Rick Rieder non intravede nessun balzo all’insù dei tassi quanto piuttosto un incremento (tra i 25 e i 50 punto base, ovvero tra il +0,25% e il +0,50%) in modo da adeguare i tassi reali (quelli al netto dell’inflazione) al nuovo scenario atteso.

“Riteniamo che i tassi di interesse a più lungo termine siano ora più in linea con la politica dei tassi a livello internazionale, ovvero come quella derivante dalla Banca Centrale Europea e dalla Banca del Giappone, e non solo su quello che la Fed sta facendo. Questo fa si che la comunicazione da queste altre banche centrali deve essere attentamente seguita da parte degli investitori” conclude Rick Rieder
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