BlackRock

Strategie di portafoglio, meglio il credito dell’equity

7 Luglio 2016 09:56
financialounge -  BlackRock Bruno Rovelli High Yield mercati azionari mercati emergenti mercati obbligazionari mercato del credito
Un ciclo economico anemico sebbene, qualora non si materializzassero ulteriori fattori frenanti, dovrebbe comunque evitare una nuova recessione. Una esposizione endemica agli shock di mercato per ragioni strutturali dell’economia globale legate all’evoluzione demografica e al significativo rallentamento della produttività. Banche centrali predisposte a mantenere condizioni monetarie accomodanti ed espansive.

In questo contesto disegnato da Bruno Rovelli, Chief Investment Strategist di BlackRock Italia, l’esperto preferisce il credito all’equity. “Vediamo prospettive di crescita piuttosto modeste sia per il mercato azionario che per quello a reddito fisso. Nell’obbligazionario gli investitori continueranno sempre di più a ricercare rendimento (reddito, protezione e capitale da spendere per l’età pensionabile) e questo offrirà un forte supporto alle obbligazioni societarie investment grade (IG)” spiega Bruno Rovelli che poi parla di un’altra asset class obbligazionaria attraente: “Il debito emergente ha sofferto molto tra il 2013 e il 2015 ma da qualche tempo sembra tornato ad essere apprezzato dagli investitori. Infatti, oltre a cedole generose rispetto a quelle offerte dalle obbligazioni dei paesi sviluppati, il debito emergente può vantare un livello delle valute che risulta piuttosto deprezzato”.

Secondo Bruno Rovelli, anche l’obbligazionario high yield ha un profilo interessante, perché in grado di generare un buon livello di reddito (in virtù delle cedole di una certa consistenza) ma il manager preferisce optare per un giudizio di neutralità per i rischi che tale asset class incorpora.

E per quanto riguarda il mercato azionario? “Il giudizio è sostanzialmente neutrale. Fino a un anno fa non crescevano gli utili in Giappone e in Europa ma negli ultimi trimestri anche quelli americani stentano: i profitti aziendali dovrebbero ripartire dal 2017. Nel frattempo preferiamo alcuni temi di investimento” risponde Bruno Rovelli il cui riferimento è, per esempio, ai titoli di società ad alta generazione di cassa e alle imprese non tanto ad alto dividendo quanto piuttosto quelle che evidenziano la possibilità di aumentare le cedole azionarie nel tempo.
Share:
Trending