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Oro e inflation linked in attesa del referendum di domani

22 Giugno 2016 09:35
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Richard Turnill, BlackRock’s Global Chief Investment Strategist, nel suo commento settimanale ai mercati dal titolo «The force driving yields down» consiglia prudenza sulle asset class più rischiose e preferisce posizionarsi sulle obbligazioni inflation linked USA (TIPS, Treasury Inflation-Protected Securities) e, in ottica di diversificazione di portafoglio, sull’oro.

La sua analisi parte dalla constatazione del fatto che il referendum sulla Brexit ha indotto, tra gli investitori, un’avversione al rischio mentre la politica monetaria accomodante della banca centrale americana ha spinto i rendimenti obbligazionari globali su nuovi minimi. In questo contesto, i decennali governativi statunitensi si stanno avvicinando ai rendimenti minimi del 2012 mentre i bund a 10 anni della Germania sono finiti come quelli del Giappone in territorio negativo. In parallelo, La Fed sta cercando un equilibrio tra la crescita sostenuta dei consumi e l'aumento delle pressioni inflazionistiche e i rischi di una scarsa crescita globale e del rallentamento della crescita di posti di lavoro negli USA. Per ora la banca centrale americana sta vincendo la battaglia, e Richard Turnill si aspetta uno o forse due aumenti dei tassi Fed quest'anno.

“Nella zona euro, non prevediamo alcun cambiamento imminente nella politica monetaria da parte della BCE, ma potremmo assistere ad un prolungamento dell’allentamento quantitativo (QE) e bolle in attività sensibili ai tassi di interesse. Riteniamo che in Europa e altrove sia necessario passare a una politica fiscale e alle riforme strutturali” sostiene Richard Turnill secondo il quale, in Giappone, invece, la Bank of Japan (BoJ) probabilmente potrebbe introdurre nuove misure di allentamento monetario in luglio o in settembre, ma potrebbe intervenire prima per stabilizzare lo yen in caso di esito favorevole ai sostenitori del Brexit.

“A proposito di Brexit, in attesa dell’esito del referendum abbiamo aggiornato il giudizio a ‘neutrale’ sui titoli di stato USA e sul reddito fisso nel suo complesso e preferiamo restare cauti sulle attività finanziari di rischio” fa sapere Richard Turnill che poi conclude: “Inoltre dal momento che i tassi negativi delle obbligazioni al di fuori degli Stati Uniti in aumento alimentano la domanda delle scadenze più lunghe di Treasury, preferiamo i titoli del Tesoro protetti dall'inflazione e l'oro come asset di diversificazione del portafoglio”.
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