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Mercati emergenti, valutazioni convenienti e utili in crescita spingono le azioni

Dopo una correzione del 15% l’azionario mercati emergenti vanta una crescita mediana degli EPS dell'indice MSCI Emerging markets per il 2018 al 10,1% e per il 2019 al 13,6%.

2 Agosto 2018 07:50

“La correzione dell’azionario mercati emergenti da gennaio in poi ha creato valore in un mondo in cui le azioni di valore e di buona qualità sono scarse” sostiene Richard Turnill, BlackRock’s Global Chief Investment Strategist, nel suo commento settimanale ai mercati.
Lo strategist ammette che le azioni dei mercati emergenti sono esposte a maggiori rischi di coda, come la contrazione delle condizioni finanziarie (ovvero rialzo dei tassi di interesse) e le incertezze derivanti dalle tensioni commerciali tra Cina e Stati Uniti, ma ritiene che le attuali valutazioni e la forte crescita degli utili offrano agli investitori un ampio risarcimento per questi rischi.

SFASAMENTO TRA PREZZI E FONDAMENTALI


“La debolezza di quest'anno delle azioni dei mercati emergenti ha aperto uno sfasamento tra i prezzi e i fondamentali. L’equity emerging markets ha recuperato un po’ nelle ultime settimane, ma risulta ancora in calo di quasi il 15% rispetto ai picchi di gennaio. Ciò ha portato le valutazioni correnti a trattare 11,3 volte gli utili attesi, un gradino al di sotto della loro media quinquennale” spiega Richard Turnill.

CRESCITA DEGLI UTILI IN NETTO MIGLIORAMENTO


Una situazione incomprensibile anche alla luce del fatto che le stime di crescita degli utili per azione (EPS) sono in netto miglioramento. Le previsioni di crescita degli EPS per il 2018 e per il 2019 infatti sono state riviste al rialzo dall'inizio del 2018, il che implica che le prospettive per le azioni dei mercati emergenti potrebbero essere più luminose di quanto suggeriscano le attuali valutazioni.

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PROFITTI A DOPPIA CIFRA PER 8 SETTORI SU 11 NEL 2018


“Lo slancio degli utili dei mercati emergenti è solido e sempre più ampio. La crescita mediana degli utili per azioni (EPS) nell'indice MSCI Emerging markets per il 2018 e il 2019 è prevista, rispettivamente, al 10,1% e al 13,6%. La crescita degli utili dei mercati emergenti nel 2017 si è concentrata in modo sproporzionato nel settore tecnologico, ma quest’anno otto settori su undici prevedono un incremento dei profitti. Diverse altre tendenze alla base dell'appeal delle azioni dei mercati emergenti sono intatte. Il nostro BlackRock Macro GPS (un indicatore proprietario interno, ndr) punta all'espansione globale che prosegue fino al 2018. La Cina è passata da una posizione restrittiva a uno stimolo esplicito - sia fiscale che monetario - per evitare qualsiasi brusco rallentamento” sottolinea Richard Turnill.

ATTESA UNA COSTANTE CRESCITA GLOBALE


Il caso base di BlackRock prevede una costante crescita globale, guidata da Stati Uniti e Cina, con un graduale aumento dei tassi della Federal Reserve e un incremento degli utili aziendali a due cifre: uno scenario che costituisce un quadro favorevole per i mercati. Eppure l'incertezza attorno alle prospettive è aumentata. Le crescenti tensioni commerciali e i timori di surriscaldamento degli Stati Uniti, insieme all'aumento dei tassi di interesse, hanno contribuito a rafforzare il dollaro USA e ad inasprire le condizioni finanziarie. Questo, secondo Richard Turnill, ha colpito duro le risorse dei mercati emergenti e ha creato sacche di valore.

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IL DOLLARO FORTE HA COLPITO DUE VOLTE


“Il rafforzamento del dollaro ha sferrato un doppio colpo alle azioni dei mercati emergenti quest'anno. Condizioni finanziarie più rigide derivanti da un dollaro più forte e da tassi più elevati negli Stati Uniti hanno danneggiato le attività nei paesi dipendenti dai finanziamenti in dollari, come quelli in America Latina” specifica lo strategist. Inoltre la svalutazione delle valute dei mercati emergenti ha intaccato i guadagni delle azioni dei mercati emergenti per gli investitori che fanno i conti in dollari (come gli investitori USA, che generalmente assumono posizioni non coperte). Ma adesso sembrano affiorare segnali che indicano un dollaro meno solido: le azioni dell'America Latina sono rimbalzate del 13% rispetto al loro minimo mentre nelle ultime settimane sono rallentati i deflussi dalle azioni dei mercati emergenti.

L’APPEAL DELLE AZIONI DEI MERCATI EMERGENTI


“Le azioni dei mercati emergenti non dipendono soltanto dal dollaro. L’appeal dell’azionario dei mercati emergenti si basa su solidi fondamentali: valutazioni interessanti, una robusta crescita degli utili e il più alto rendimento del capitale netto in quattro anni. Qualsiasi allentamento delle tensioni commerciali accrescerebbe l’attrattiva di questa asset class eccessivamente penalizzata da gennaio” conclude Richard Turnill rivelando, infine che, all’interno delle azioni dei mercati emergenti, la preferenza è per l'Asia.
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