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India, un airbag contro potenziali shock commerciali

Le riforme strutturali stanno portando la crescita dell’India su un percorso autosufficiente e un'economia più brillante sta incrementando le aspettative sugli utili.

21 Marzo 2018 15:31
financialounge -  BlackRock india mercati emergenti Richard Turnill

“Riteniamo che l'India sia meno correlata al ciclo globale rispetto alla maggior parte degli altri paesi emergenti e la sua resilienza interna è alla base della nostra fiducia. Il mercato azionario non è economico visto che il rapporto prezzo/utili (p/e) stimati per quest’anno si attesta a 17,5. Tuttavia rimane uno dei nostri mercati preferiti nel mondo emergente grazie alle sue forti prospettive di crescita e alla relativamente bassa dipendenza dal commercio globale” specifica Richard Turnill, BlackRock’s Global Chief Investment Strategist, nel suo commento settimanale ai mercati dal titolo ‘India exemplifies EM appeal’.

LA SPINTA DELLE RIFORME STRUTTURALI


Secondo lo strategist, nonostante i rischi di guerre commerciali le azioni dei mercati emergenti restano attraenti. L’economia globale in buona salute ha fornito sostegno, ma sono state le riforme strutturali che hanno portato la crescita nazionale su un percorso autosufficiente nei paesi chiave. E l’India rappresenta un esempio da manuale. “Un'economia più brillante sta aumentando le aspettative sugli utili aziendali e, a nostro avviso, offre un airbag contro potenziali shock commerciali” fa sapere Richard Turnill ricordando i progressi compiuti dall'India nel ridurre i costosi sussidi governativi su beni come il carburante.

FAR EMERGERE L’ECONOMIA SOMMERSA


Il governo ha anche provveduto a bonificare le perdite nel sistema erogando sovvenzioni direttamente, tramite conti bancari, piuttosto che tramite agenti o intermediari. Le misure volte ad accrescere la penetrazione finanziaria e a portare segmenti dell'economia sommersa nell'economia formale sostengono la crescita a lungo termine. Certo, ammette Richard Turnill, il tema delle riforme dei mercati emergenti non è nuovo, tuttavia lo slancio delle riforme è aumentato sensibilmente in alcuni paesi importanti, come la Cina e l'India, promuovendo un percorso di crescita più sostenibile.

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IL PIGLIO GIUSTO DEL GOVERNO INDIANO


“L'India, tra le nostre scelte preferite all'interno dei mercati emergenti, è un buon esempio di ciò che attualmente offrono questi mercati” precisa Richard Turnill secondo il quale il governo indiano sta affrontando con il piglio giusto una bassa produttività cronica, crediti inesigibili nel sistema bancario e barriere burocratiche che ostacolano il settore privato. Le sfide sociali esistono, in primo luogo la creazione di posti di lavoro nei prossimi decenni e l'eliminazione dei timori legati all'economia rurale e non esistono soluzioni facili. Tuttavia vediamo segnali di progresso dopo una serie di errori” spiega Richard Turnill il cui riferimento esplicito è per esempio al sistema fiscale nazionale per beni e servizi che ha sostituito una struttura inefficiente di innumerevoli tassi e pagamenti, offrendo il potenziale per aumentare la produttività.

CRESCITA DEL 21% DEGLI UTILI 2018


Anche la riforma del settore finanziario è, secondo lo strategist, particolarmente incoraggiante. “Un'iniezione di capitale a guida governativa nelle banche ha contribuito a risanare i bilanci. La ristrutturazione dei prestiti in sofferenza e la ricapitalizzazione del settore bancario stanno aprendo la strada agli investimenti del settore privato e alla tanto attesa ripresa degli investimenti in conto capitale” puntualizza Richard Turnill che rammenta, infine, due importanti dati: mentre l’FMI indica l'India come la maggiore economia in più rapida crescita nel mondo quest'anno e nel prossimo, gli utili societari in India dovrebbero registrare, secondo gli analisti, una crescita del 21% quest’anno.
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