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Azionario Giappone, neutrali ma pronti a passare al sovrappeso

4 Maggio 2016 09:42
financialounge -  BlackRock giappone mercati azionari Richard Turnill
Ci sono diverse ragioni affinchè l’azionario Giappone possa piacere nel lungo periodo, sebbene uno yen forte contribuisca a revisioni al ribasso degli utili societari giapponesi. Tuttavia, secondo Richard Turnill, BlackRock’s Global Chief Investment Strategist, per adesso è preferibile mantenere un profilo neutrale sulla borsa giapponese.

Nel suo commento settimanale ai mercati “What Japan must do for stocks to rise again”, Richard Turnill, ricordando come in aprile (in base ai dati analizzati da BlakRock sugli ETF) le azioni giapponesi abbiano sperimentato deflussi record solo in parte controbilanciati dagli acquisti sul mercato da parte della Bank of Japan (BoJ), elenca i fattori di supporto all’azionario giapponese: dal trading «short Giappone» (ovvero le posizioni in portafoglio orientate al ribasso della Borsa di Tokyo) sempre più affollato alle valutazioni convenienti delle azioni giapponesi (circa 13 volte i profitti attesi per i prossimi 12 mesi ) rispetto sia alla propria storia che alle valutazioni di altri mercati, fino ai bilanci delle imprese giapponesi che, nel complesso, evidenziano un rischio finanziario relativamente basso in base alle analisi di BlackRock.

“Tuttavia preferiamo mantenere una visione neutrale sul Giappone. Crediamo che la politica monetaria, la cosiddetta prima freccia del piano economico del primo ministro Shinzo Abe delle «tre frecce», non sia sufficiente per rilanciare l'economia locale e il mercato. La BoJ ha ancora munizioni per aumentare le aspettative di inflazione, tra cui un aumento degli acquisti azionari” puntualizza Richard Turnill che poi spiega cosa sarebbe necessario affinchè possa optare per una visione più rialzista: “Nel breve termine, siamo in attesa di stimoli fiscali credibili volti a spianare la strada per le riforme strutturali. Nel lungo periodo, vogliamo vedere progressi tangibili nella riforma del lavoro e nella riduzione della burocrazia per le imprese locali”.
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