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La preferenza resta ferma per le Borse europee

16 Ottobre 2015 10:02
financialounge -  Anima Sgr Europa mercati azionari settore sanitario settore tecnologico
La volatilità negli ultimi tre mesi ha coinvolto anche i mercati europei a causa dei timori legati al rallentamento della crescita cinese e globale, del rischio di rialzo dei tassi americani ed infine del Diesel-gate. Tuttavia, il team di gestione azionario di ANIMA sgr continua a preferire l’azionario Europa a Wall Street e, all’interno del Vecchio Continente, reputa particolarmente interessanti soprattutto i settori dell’healthcare, della tecnologia e quello bancario e fra le Borse europee continua ad essere positivo su Piazza Affari.

“Il nervosisimo che ha recentemente colpito le Borse europee riteniamo sia stato dovuto a cause esogene, pertanto la nostra visione strategica non è cambiata e restiamo convinti che ci siano tutte le condizioni per continuare a privilegiare le azioni europee. Infatti a supporto dei mercati azionari del Vecchio Continente dovrebbero convergere sia la consueta stagionalità (gli ultimi mese dell’anno, di solito, sono tendenzialmente più positivi del resto dell’anno) e sia gli effetti della ripresa dell’economia dell’Eurozona” fanno sapere gli esperti del team azionario di ANIMA.

Inoltre, la preferenza europea rispetto a Wall Street trova spunti di rilievo sia per una migliore dinamica degli utili aziendali europei e sia per il supporto del Quantitave Easing (QE) avviato e rafforzato dalla BCE. Un contesto in cui il quadro congiunturale europeo dovrebbe trovare ulteriore spinta grazie alla buona impostazione dei consumi interni. D’altra parte, fanno notare i professionisti del Team di gestione di ANIMA, da inizio 2015 i dati macroeconomici europei hanno battuto le stime attese dal consensus di mercato al contrario dei dati americani che hanno invece mostrato un tendenziale peggioramento dopo un graduale miglioramento durante l’estate.

Per quanto riguarda nello specifico le scelte a livello settoriale, il Team mantiene una visione positiva soprattutto sui settori healthcare e hi tech. Il primo dovrebbe beneficiare della sostenibilità della crescita del fatturato grazie al lancio dei nuovi prodotti presentati sul mercato dai big pharma, e dalla solidità dei bilanci con l’alta generazione dei flussi di cassa. Il settore tecnologico, invece, piace per i dati positivi di bilancio delle aziende e dalle opportunità che si potrebbero creare in termini di M&A (fusioni e acquisizioni). In sovrappeso pure il settore bancario, in particolare sugli istituti dell’area Euro, che dovrebbe usufruire delle ricadute positive derivanti dalla ripresa economica domestica. Infine, se la view è neutrale sui beni di consumo (ma con riduzione di peso sulle aziende con presenza significativa nell’area asiatica), quella sul settore petrolifero, delle materie prime e su quello industriale, è invece negativa.
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