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Uno strappo dell'inflazione è il vero pericolo per il mercati

Lo scenario di base di AMUNDI prevede inflazione crescente, ma moderata: una sorpresa dei prezzi al consumo però scompaginerebbe le prospettive dei mercati.

14 Febbraio 2018 09:19
financialounge -  Amundi correzione di borsa mercati azionari mercati obbligazionari

Le aspettative d’inflazione avranno un ruolo cruciale sulle prospettive dei mercati. Ne sono fermamene convinti gli esperti di AMUNDI che lo hanno ribadito anche nell’ultimo Weekly Market Review. Pur confermando che, in questa fase, i loro colleghi economisti non paventano rischi di un fiammata dei prezzi al consumo in America e di sposare uno scenario di base con inflazione crescente (ma moderata), ammettono che una sorpresa inflazionistica potrebbe determinare un inasprimento delle condizioni finanziarie. L’incremento delle retribuzioni statunitensi nel mese di gennaio che ha scatenato le vendite sui mercati azionari e il balzo all’insù della volatilità sono stati la (quasi) naturale conseguenza di un contesto economico favorevole, con politiche monetarie in prospettiva meno accomodanti rispetto agli ultimi anni.

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Inoltre, i violenti movimenti sui mercati (al ribasso per gli indici di Borsa e al rialzo per la volatilità) sono spiegabili per almeno tre ragioni. La prima, di natura tecnica, è riconducibile al trading, e in particolare alle compravendite dei titoli basate su algoritmi, che ha scatenato massicce stop loss, ovvero vendite forzate per aver raggiunto i livelli massimi di perdita prefissati. In secondo luogo le aspettative elevate dei profitti aziendali, che potrebbero essere messe in discussione alla luce dell’aumento delle retribuzioni e dei maggiori costi di finanziamento. Infine, ma non certo per importanza, figura il rialzo dei rendimenti obbligazionari, che rende meno appetibile l’investimento in azioni. Senza trascurare che i mercati delle obbligazioni societarie rimangono resilienti (come dimostrato dalla volatilità registrata nelle prime settimane di febbraio, che è risultata molto inferiore a quella riscontrata invece nei mercati azionari) mentre gli spread dei titoli sovrani europei continuano a restringersi.

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“Siamo in uno dei migliori contesti macroeconomici degli ultimi anni, con l’economia che cresce ai ritmi più rapidi degli ultimi 13 anni” specificano gli esperti di AMUNDI notando come le aziende USA stiano ridimensionando il loro indebitamento, un fenomeno assolutamente insolito in questa fase del ciclo, che merita attenzione. Infatti, molte delle imprese statunitensi negli ultimi anni hanno incrementato l’esposizione debitoria per finanziarie acquisizioni o per buy back (riacquisti di azioni proprie) mentre la spesa per gli investimenti rimane piuttosto contenuta. In ogni caso, i professionisti di AMUNDI preferiscono mantenere un atteggiamento prudente sulle obbligazioni high yield.
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