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Dollaro USA, prospettive di crescita a breve

Sembra piuttosto improbabile che Trump possa impedire, almeno nel breve termine, un ulteriore rafforzamento del dollaro: prospettive meno delineate nel medio termine.

1 Febbraio 2017 09:40
financialounge -  Amundi dollaro donald Trump USA

Secondo gli esperti di Amundi, le politiche del neopresidente Trump dovrebbero far salire il dollaro, perlomeno nel breve termine. Si tratta di un’ipotesi che ha inevitabili implicazioni non soltanto per l'economia americana ma anche per le economie emergenti (un biglietto verde più forte indebolisce i paesi indebitati in dollari) e per ogni altra area geografica mondiale (dalla zona euro a quella della sterlina inglese, da quella dello yen giapponese a quello relativa al renminbi cinese).

Dall'elezione di Donald Trump, il tasso di cambio effettivo del dollaro ha guadagnato circa il 4%. Rispetto all’euro, in particolare, il biglietto verde ha registrato un incremento del +3,2%, sebbene dal 3 gennaio scorso abbia corretto di circa tre punti percentuali portandosi a un fixing eur/usd di 1,078.

Ma quali sono i fattori secondo i quali gli esperti di Amundi reputano possibile un apprezzamento del dollaro statunitense nei prossimi mesi?

In primis gioca un ruolo primario lo sfasamento del ciclo economico. L'economia americana è in una condizione di piena occupazione e gli stimoli fiscali annunciati dall’amministrazione Trump potrebbero generare ulteriori spinte inflazionistiche e costringere la Fed ad alzare ulteriormente i tassi. Poi ci sono i tagli delle imposte sul rimpatrio degli utili (10%) e, infine, le misure protezionistiche che, soprattutto nel breve termine, tenderebbero a rafforzare l'economia americana (piuttosto chiusa e, pertanto, relativamente risparmiata dall’indebolimento del commercio mondiale) a discapito delle altre economie (e valute).

“Alla luce di queste misure, il neopresidente Trump non dovrebbe riuscire a impedire un ulteriore rafforzamento del dollaro” concludono gli esperti di Amundi che, tuttavia, reputano questo trend di breve durata dal momento che l'inasprimento delle condizioni monetarie potrebbe avere un impatto sulla crescita prima degli stimoli fiscali, influenzando negativamente le basi dell'economia statunitense.

** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge. Una parte di contenuti e dati gentilmente concessi da Amundi Asset Management

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