Cina, luci e ombre nella gestione dei rischi a breve termine

Le riforme strutturali e gli sforzi costanti per limitare l’indebitamento proiettano le previsioni a medio termine della Cina su un binario di ragionevole sostenibilità. Nel breve termine, però, continuano a emergere dubbi sulla gestione dei rischi da parte di Pechino. Una delle fonti di maggiore preoccupazione riguarda il rallentamento del credito. Un altro capitolo spinoso che, peraltro, cresce di intensità di giorno in giorno, è il clima di incertezza relativo alle tensioni commerciali tra USA e Cina.

ORIENTAMENTO ACCOMODANTE DI PECHINO

“Da un lato, nonostante i recenti commenti di Trump sui dazi, la Cina è rimasta tranquilla e quindi non dovrebbero esserci ulteriori escalation. Dall’altro, le ultime mosse dei politici suggeriscono che la posizione politica generale della Cina stia assumendo un orientamento accomodante attraverso svariati canali” commentano gli esperti di AMUNDI nell’ultimo Weekly Market Review.

TASSI OBBLIGAZIONARI CINESI IN CALO

A questo proposito va segnalato il sensibile ribasso dei tassi dei mercati obbligazionari cinesi per l’effetto combinato della continua iniezione di liquidità nel sistema finanziario (che ha registrato nelle ultime settimane un importo record di MLF- medium-term lending facility) e degli ulteriori tagli al coefficiente di riserva obbligatoria (RRR).

NON OSTACOLARE LA CRESCITA

Un altro aspetto di rilievo è l’attenzione da parte della autorità di Pechino a non ostacolare in alcun modo la crescita: va letta in quest’ottica la decisione di estendere i benefici fiscali per gli investimenti in ricerca e sviluppo delle piccole-medie imprese nel settore tecnologico a tutte le tipologie di aziende. Inoltre mentre nella seconda parte del 2018 sta accelerando il ritmo delle emissioni di titoli di Stato locali è probabile che si registri un aumento della spesa di bilancio. Un occhio attento, sia da parte della banca centrale che dei legislatori, anche ai mercati delle obbligazioni societarie mentre si intensificano gli sforzi per sostenere i prestiti alle aziende private e alle piccole imprese.

LENTA RIDUZIONE DELL’INDEBITAMENTO

“Nel frattempo, l’implementazione della politica di riduzione dell’indebitamento sembra avere effetti meno dirompenti, come si è visto nella guidance pubblicata di recente su come implementare le normative sulle attività di asset e wealth management” specificano i professionisti di AMUNDI.

UNIFICAZIONE DEI SISTEMI FISCALI

Sul fronte delle riforme vale la pena segnalare il piano in base al quale Pechino prevede di unificare i sistemi di riscossione fiscale con l’obiettivo di migliorare l’efficienza e ridurre i costi per le imprese. “Attualmente, le imprese cinesi devono pagare le imposte nazionali e quelle locali attraverso due sistemi diversi. Tali misure dovrebbero contribuire a stabilizzare la crescita del credito, sostenere la domanda interna e attenuare i futuri rischi di down side” concludono gli esperti di AMUNDI.